I sindaci contestano la ripartizione dei costi di “Rivieracqua”, “Chiediamo chiarezza”

L’assemblea non condivide la ripartizione decisa dalla società che gestisce il servizio idrico
Imperia. È stata oggetto di discussione dell’assemblea dei sindaci, la ripartizione dei costi di gestione della società Rivieracqua a carico dei Comuni per i quali la società svolge il servizio idrico integrato. Non c’è stata votazione, ma il presidente Fabio Natta ha deciso comunque di parlarne specificando le spese a carico delle amministrazioni comunali per la gestione del servizio. “Ad oggi hanno risposto cinque o sei Comuni che hanno effettuato un accertamento storico dei costi indiretti sostenuti finora che prevede ricavi e contributi massimi che ciascun Comune ha a disposizione. Esiste anche una tabella dei costi indiretti che ammonta ad 1 milione e mezzo. I Comuni di Andora, Diano Marina, San Bartolomeo, Sanremo e Taggia hanno le percentuali più alte nella gestione dei costi che i sindaci non hanno condiviso e che sarebbe stata calcolata in base al numero degli abitanti e su alcuni studi effettuati dall’ingegner Fontana. Emerge anche che alcuni soci, pur non essendo Comuni, non sarebbero stati inseriti nell’elenco di coloro che devono sostenere i costi di gestione”, ha spiegato a questo proposito il funzionario della Provincia, l’ingegner Migliorini.
Secondo il sindaco di San Bartolomeo Valerio Urso“sarebbe più giusto “tararli” meglio e quindi spalmarli in modo corretto per tutti gli enti coinvolti”. Il sindaco di Terzorio Valerio Ferrari ritiene “ingiusto che i costi vengano addebitati ai Comuni. Credo che sia doveroso valutare politicamente affrontare il problema”. Il sindaco di Riva Ligure Giuffrà ha sollevato diverse perplessità e sottolineato che “su Rivieracqua sono emerse delle incongruenze non solo sui costi, ma anche sulla gestione della stessa società. Abbiamo chiesto in sede di comitato tecnico la verifica di alcuni componenti del consiglio di amministrazione, è stata chiesta una verifica sulla vicenda dei concorsi oggetto di indagini della procura. Richieste anche verifica su consulenze e assunzione d’incarichi di persone anche coinvolte nella cosiddetta vicenda dei furbetti del cartellino. Ad oggi alcuni sindaci hanno ricevuto risposte in merito alle richieste, altri non ancora. Non conosciamo poi la tabella dei crediti e debiti del 2016. C’è dunque poca chiarezza e quindi prima di parlare di costi forse sarebbe meglio aver un quadro più chiaro della situazione”.
Per Capacci, sindaco di Imperia, “Rivieracqua deve sapere restare in piedi con le proprie forze e quindi senza chiedere nulla ai Comuni”. E anche Paolo Rossi, vicesindaco di Andora non è d’accordo sulla “ripartizione da sostenere” ed ha chiesto “una ripartizione più oculata”. Anche il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri“abbiamo capito che ci sono dei passaggi che non convincono. Non c’è alcun atto deliberativo, ma è pur vero che dobbiamo riflettere su questo argomento anche perché si correrebbe il rischio di far cessare l’esistenza di Rivieracqua”. Il sindaco di Costarainera Antonello Gandolfo ha proposto di inviare un documento alla società per chiarire tutti i dubbi e le osservazioni emerse durante l’assemblea di oggi. Il presidente Natta ha fatto presente che il verbale sarà comunque trasmesso a Rivieracqua.
Durante l’assemblea si è parlato anche di ciclo integrato dei rifiuti con una gestione che deve rispettare il piano d’area ricordando che ora vengono smaltiti nel lotto 6 per poi passare all’impianto di trattamento dei rifiuti a Colli nel territorio comunale di Taggia. Anche Andora, Testico e Stellanello appartengono a quest’area. Una pratica che questa mattina è stata passata al vaglio dell’Assemblea dei Sindaci che ha dovuto esaminare il bilancio preventivo 2017 relativo al funzionamento della segreteria provinciale del Comitato d’ambito regionale dei rifiuti composta da tecnici che seguono il percorso che porterà all’apertura dell’impianto. Bilancio che è stato approvato e che ammonta a poco più di 325 mila euro.
Approvato anche la pratica Ato ovest-Provincia di Imperi<, valore di indennizzo da corrispondere al gestore 2i della Rete Gas Spa (gestore cessato ex lege).