I ragazzi del “Judo Sanremo” a due passi dall’attentato sventato di Cambrils: le testimonianze

18 agosto 2017 | 12:00
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I ragazzi del “Judo Sanremo” a due passi dall’attentato sventato di Cambrils: le testimonianze

“Mattia, Alessio, Lorenzo, Nicholas, Filippo e il maestro Nicola stanno tutti bene”

Sanremo. Mattia Lombardi, Alessio Galasso,Lorenzo Iezzi, Nicholas Palagi, Filippo Fontana e il maestro Nicola Gianforte stanno tutti bene. I piccoli judoka del circolo Judo Sanremo e il loro istruttore sono miracolosamente scampati all’attacco che questa notte, otto ore dopo la strage di Barcellona, ha terrorizzato Cambrils.

Mattia, Alessio, Lorenzo, Nichola e Filippo – classe 2000,2001 e 2002 – sono partiti alla volta della località turistica sulla costa a sud-ovest della capitale catalana per uno stage internazionale di judo il giorno di Ferragosto. “Per fortuna al momento dell’attacco si trovavano insieme a Gianforte nel residence – racconta scosso il maestro Andrea Scalzo, rimasto a Sanremo –. I genitori sono stati prontamente informati e tranquillizzati. I ragazzi non si sono resi conto di nulla e stanno bene. Ovvio, la paura resta, soprattutto pensando che solo qualche ora prima si trovavano in centro. Non sappiamo cosa succederà adesso. Stiamo aspettando notizie, a breve dovrebbe tenersi un briefing in cui il comitato organizzatore dello stage deciderà se proseguire l’evento oppure annullarlo”.

“Mattia mi ha inviato un messaggio questa notte intorno alle 3.30 scrivendomi che era ‘tutto apposto’ – ripercorre un po’ turbato papà Luca Lombardi –. Inizialmente non capivo, poi ho appresso i fatti e mi sono molto preoccupato. Anche se siamo stati tranquillizzati sul fatto che i ragazzi stanno bene, che al momento dell’attacco erano nelle loro stanze d’albergo, lo spavento è stato e continua ad essere grande. Un conto è sapere che tuo figlio è vicino a te, nel suo letto, un altro che si trova a 900 km di distanza dove la minaccia terroristica è altissima. Attendiamo. Se decideranno di proseguire con lo stage è perché ci sono tutte le condizioni di sicurezza necessarie, altrimenti ripartiranno accompagnati dall’istruttore a bordo del pulmino che hanno affittato insieme al gruppo di Genova”.

“Sinceramente vorrei che tornassero a casa – prosegue Lombardi -, se così non fosse fino a domenica, ultimo giorno di stage, faranno solo residence-palestra e palestra-residence. Saranno tenuti lontani da luoghi sensibili come chiese, piazze centrali e locali. La città da quanto ho appreso è sorvegliatissima, Mattia mi ha detto che ovunque ci sono poliziotti. Per fortuna lui ei suoi compagni sono giovanissimi e seguendo poco tg e giornali non si rendono bene conto di quanto sta accadendo”.
I fatti. A una manciata di ore dall’attentato a Barcellona, dove un furgone ha travolto le persone che passeggiavano sulla Rampla provocando 13 morti (tra cui un italiano) e oltre un centinaio di feriti, all’una di questa notte cinque sospetti terroristi sono stati uccisi a Cambrils in un blitz della polizia. Si ritiene che stessero escogitando un attacco simile a quello nella capitale catalana. Durante l’operazione, sette persone sono rimaste ferite e altre sono state investite da un’automobile guidata dai presunti killer che, stando a quando ha diffuso la polizia spagnola, indossavano cinture esplosive finte.