Gli europarlamentari di Forza Italia a Ventimiglia, “Macron apri la frontiera”



“Chi arriva in Italia deve poter presentare richiesta di asilo anche in altri stati europei”
Ventimiglia. “E’ una situazione insostenibile, nel senso che sono troppi rispetto a quella che deve essere l’accoglienza per i profughi, e noi chiediamo il rimpatrio dei clandestini, chiediamo a Macron di aprire la frontiera”. Lo ha dichiarato l’onorevole Lara Comi (parlamentare europea e vice presidente Yepp) a margine della visita a Ventimiglia che la vede impegnata oggi insieme ad una delegazioni di giovani dello Yepp e di Forza Italia.
La strategia della Comi e del gruppo di rappresentanti del centro destra è chiara: oltre ai rimpatri, è necessario modificare il trattato di Dublino: “Abbiamo presentato una serie di emendamenti soprattutto sul punto 3 del trattato”, ha spiegato la Comi, “Chi arriva in Italia deve poter presentare richiesta di asilo anche in altri stati europei”. Dopo aver parlato con i volontari della Croix Rouge Monegasque che hanno presentato il loro lavoro alla delegazione europea, la visita è proseguita nei locali della Caritas e in quelli della chiesa di Sant’Antonio delle Gianchette dove sono accolte le famiglie.
“Ci aspettiamo una situazione critica come quella evidenziata dai media nelle ultime settimane e negli ultimi mesi, i giovani del PPE sono venuti a venire qui a vedere cosa succede di prima mano ma soprattutto portano un documento di denuncia forte di quello che è l’incapacità dei leader europei di affrontare questa crisi in modo organico e in modo condiviso, ma soprattutto vogliamo far si che i trattati di Dublino vengano revisionati, questa è la nostra priorità. La Francia – afferma Marcello Gamberale Paoletti vice presidente del Youth of the European People’s Party (YEPP) – pero continua a chiudere le frontiere qui a Ventimiglia la situazione è ancora critica. Si, qui a Ventimiglia la situazione è ancora critica, passi avanti non ne vediamo. Oggi abbiamo portato un amico un deputato francese neoeletto che viene dalla provincia del PPE di Calais che ha esperienza anch’egli di prima mano su quello che può essere una realtà come quella di Ventimiglia, Calais è la città di frontiera verso l’Inghilterra, crediamo che un attività di sensibilità come questa possa essere sul medio e lungo periodo efficace stiamo lavorando sopratutto con i leader europei e PPE che rappresenta ancora una maggioranza.
L’obbiettivo – prosegue – è quindi evitare che Ventimiglia diventi un’altra Calais Abbiamo paura che cosi stia accadendo e vogliamo fare in modo che cosi non si verifichi perché Calais è stato veramente uno spettacolo indegno. In che direzione dovrebbe andare il trattato di Dublino per essere efficace sul territorio ventimigliese? Sicuramente abbiamo un grave problema su quella che è la registrazione dei migranti in ingresso, noi abbiamo prestato il fianco a tenere tutti i migranti che sarebbero stati registrati all’accesso in Italia, e purtroppo è in Italia che arrivano la maggior parte dei migranti che vogliono andare in Europa dopo la chiusura della tratta balcanica, delle tratte orientali e della tratta greca adesso arrivano tutti da noi quindi questa è la prima questione da affrontare molto velocemente e se ci sarà la possibilità di avere una redistribuzione dei migranti sopratutto dei richiedenti asilo ma anche una gestione diversa dei migranti economici che ci permetta di bloccarli e di impedire che arrivino questo sarà sicuramente un enorme passo avanti per Ventimiglia.”