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Emergenza incendi e siccità, petizione per sospendere la caccia

30 agosto 2017 | 06:43
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Emergenza incendi e siccità, petizione per sospendere la caccia

Chiesto al Governo e alle Regioni di intervenire tempestivamente per fermare la stagione venatoria

Imperia. Una petizione diretta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri affinché venga sospesa la stagione della caccia. L’iniziativa è stata varata dalla Lac, la Lega per l’abolizione della caccia, che conta su diversi simpatizzanti anche nell’Imperiese.

Questo l’oggetto della petizione
L’estate 2017 è stata disastrosa sul fronte degli incendi, quasi esclusivamente dolosi. A livello nazionale il fuoco ha distrutto finora oltre 117.579 ettari di boschi, prati e arbusteti e si contano oltre 608 roghi di grandi dimensioni: un dato tre volte superiore rispetto ai bilanci già drammatici degli ultimi 10 anni. Si stima che oltre 40 milioni di animali selvatici abbiano già perso la vita.
Una strage che si somma a quella causata da una siccità che ha messo in ginocchio l’economia nazionale oltre all’ambiente naturale. A fronte di ciò, però, le istituzioni stanno manifestando un atteggiamento irresponsabile: 11 Regioni hanno finora chiesto lo stato di calamità, ma in nessun caso si è pensato a una moratoria della caccia. Anzi: le preaperture, ovvero l’avvio anticipato degli spari al primo settembre, si sprecano, aggiungendo danno al danno.
Proprio a causa dell’effetto dei roghi, la pressione venatoria si concentrerà inevitabilmente nelle zone risparmiate dalle fiamme e che, siccità a parte, possono ancora garantire a malapena la sopravvivenza della fauna selvatica, e a quel punto il massacro sarà compiuto del tutto.
Insieme ad altre associazioni ambientaliste la Lega per l’abolizione della caccia ha fatto pressioni sul Governo per una sospensione generale della stagione venatoria, ma finora le richieste sono cadute nel vuoto. In un vuoto ancora più intollerabile se si considera che la legge nazionale sulla caccia e la stessa Costituzione considerano l’ambiente e la fauna un bene primario da tutelare, e prevedendo il cosiddetto prelievo venatorio solo a condizioni di reale sostenibilità che l’estate di fuoco del 2017 ha cancellato per anni; forse per decenni.
Firmare questa petizione e chiedere al Governo e alle Regioni di intervenire tempestivamente sospendendo la stagione venatoria 2017/2018 è un atto necessario, dettato dall’emergenza e non dall’etica.