Bordighera, esposizione dedicata a Giuseppe Balbo in via Dritta 22

20 agosto 2017 | 09:44
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Bordighera, esposizione dedicata a Giuseppe Balbo in via Dritta 22

L’artista ospite da martedì 22 a domenica 27 agosto sarà David Marani

Bordighera. Continua l’attività di promozione artistica di via Dritta 22, fino a domenica sera nel contesto di Bordiart. E’ infatti visitabile l’esposizione dedicata a Giuseppe Balbo, in esposizione opere inedite degli anni ’70.

L’artista ospite da martedì 22 a domenica 27 agosto sarà David Marani. Ha iniziato a disegnare con sua zia, Maddalena Salvatico, pittrice proveniente dall’accademia Albertina di Torino, giovane allieva, insieme a Giuseppe Balbo, del pittore Giuseppe Ferdinando Piana. Marani ha seguito dal 1971 al 1973 a Vallecrosia i corsi dello scultore toscano mastro Elio Melis, eseguendo lì i primi ardimenti sulla scultura e ceramica.

Nell’estate del 1973 affronta lo studio del disegno con il pittore Giuseppe Balbo presso l’accademia Balbo a Bordighera. Balbo darà il benestare alla famiglia Marani sulle capacità artistiche del ragazzo, la fase seguente sarà la scelta della città: Firenze e la scuola d’arte impressionarono da subito il giovane Marani, nascerà così una simbiosi tra la città d’arte e lo scultore che contagerà Marani per tutta la sua vita.

Frequentò l’istituto statale d’arte di Porta Romana a Firenze, dove si diploma nel 1979, seguendo corsi di scultura (decorazione plastica) di Enzo e Bruno Innocenti, Giovanni Hubbard, Leone Martelli, Giuseppe Guarguaglini, Marcello Guasti, Manuela Ciabilli, Andrea Fedeli (Fedeli sarà il mentore di Marani nel mondo del restauro conservativo negli anni a venire).

Sempre a Firenze, dal 1979 al 1981, frequenta l’accademia di belle arti sotto la guida dello scultore Oscar Gallo.
Nel 1980 fonda insieme al pittore Sandro Littardi art b2 un gruppo d’azione artistica, performance, happening e contaminazioni pittoriche daranno modo ai due artisti di interagire con musica, fotografia e film, usando nuovi materiali e sfruttando concetti propri dell’avanguardie di quegli anni, art b2 termina nel 1983.

Nel 1991 Marani espone presso la ward-nasse gallery – black and white – soho – new york in u.s.a. Sarà la prima grande svolta della carriera artistica di Marani. Nel 1991 incontra l’architetto, scultore Elio Markese nascerà così una collaborazione e un’amicizia di lunga data, sodalizio artistico al quale si uniranno in seguito anche gli artisti dell’ambito sanremese come Roberto Ausenda, Alberto Pulinetti, Mauro Focardi, Marco Barberis e a Ventimiglia con lo scultore e allievo Renato De Benedetti.

Nel 1992 a Sanremo collabora alla fondazione dell’associazione artistica ” il confine “, si allontanerà dal gruppo per sua scelta l’anno seguente. Nel 1994 frequenta lo studio dello scultore Francese Nicolas Lavarenne a Nizza in Francia sviluppando, influenzato da Lavarenne, il concetto di verticalità e di distacco dalla staticità della terra, lo stesso anno incontra per la prima volta lo scultore fiorentino Piero Gensini, proveniente anch’esso dall’istituto d’arte fiorentino.

La differenzzazione delle scelte artistiche avvicina i due artisti e ne consolida l’amicizia, Gensini sarà, almeno nell’animo di Marani, un punto fermo e chiaro nel percorso schizofrenico dell’arte contemporanea. Nel 1995 giunge l’invito a partecipare alla grande mostra nella cripta di Donatello sotto la basilica di san lorenzo in Firenze. Mostra che raccoglie quasi tutti i più grandi artisti viventi del ‘900 toscano, Marani ritroverà un suo ex-insegnante di grande fama lo scultore Marcello guasti e si rapporterà con i grandi nomi di quel periodo, ne citiamo alcuni: Salvatore Cipolla, Silvio Loffredo, Marcello Tommasi, Ademaro Bardelli, Piero Tredici, Bruno Paoli e Roberto Greco. Questa sarà la seconda decisiva svolta.

Sempre nel 1995 sopraggiunge “Serata d’onore” al teatro Eden di Viareggio questa manifestazione darà una dimensione nazionale all’opera di Marani, infatti una sua scultura verrà donata al regista Mario Monicelli dall’organizzazione dell’avvenimento. Marani in compagnia di grandi attori e registi italiani verrà ripreso dalle principali reti nazionali durante la consegna della scultura all’insigne regista Monicelli.

La fine del millennio si compie sotto il titolo di “Femme” al castello della Lucertola ad Apricale dove per tre mesi Marani espone con più di cinquanta artisti di livello internazionale, figurano opere di Folon, Sosno, Emanuele Luzzati, Andy Wahrol, Arman, Adami e molti altri, la mostra verrà curata per il comune di Apricale dalla curatrice francese Daniel Noel di Saint Paul de Vence.

Nel 2002 il villaggio di Isolabona in Liguria ha acquisito otto grandi sculture dedicate al ciclo delle arpe nelle varie epoche storiche, dello stesso anno è il monumento bronzeo dedicato allo scrittore Azaretti a Ventimiglia davanti al teatro civico. Del 2003 è il bassorilievo commemorativo alla polizia di stato a Ventimiglia nella caserma Bligny.
nel 2005 il comune di San Biagio della Cima acquista il ritratto di grande dimensione del grande scrittore Francesco Biamonti, amico di Marani.

Nel 2006 il Centro Studi Leonardiani di Imperia acquisisce il ritratto del santo imperiese: San Leonardo. Nel 2008 il principe Alberto di Monaco acquisisce una sua scultura per la collezione privata del castello a Montecarlo. Nel 2009 una sua testa di cristo viene acquisita dalla curia vescovile di Ventimiglia e Sanremo. Nel 2009 il busto di Giuseppe Balbo, opera realizzata da Marani nel 2007, entra a far parte della collezione del museo civico di Sanremo. Nel 2009 viene acquisita una grande statua dal comune di Diano Marina, opera dedicata a diana cacciatrice, simbolo della città ligure. Nel 2016 il comune di Dolceacqua acquisisce una scultura che viene posizionata nella sala consigliare.

Marani ha organizzato per amministrazioni comunali liguri e toscane e francesi mostre collettive annuali denominate rispettivamente: “Agora’ “, “Dolceart”, “Impronte”, “Maestri contemporanei nell’arte”,
“Le geste positif”, “Arte in centro”, “Scultori in corso”. E’ autore della guida arte della provincia di Imperia.

Le opere di Marani figurano in importanti collezioni sia in Italia che all’estero. Marani ha all’attivo oltre 117 mostre in tutto il mondo, in città europee ed americane, tra cui New York, Cuernavaca, Amsterdam, Monaco di Baviera, Berlino, Atene, Belgrado, Budapest, Copenagen, Montecarlo, Nizza e Firenze.