Badalucco, polemiche sul murales, l’opinione del consigliere d’opposizione Matteo Orengo

Il consigliere Orengo “Ho scoperto, anche grazie a questa polemica, che l’autore del murales “incriminato” Francesco Del Casino, è una tra i piu’ importanti muralisti italiani”
Badalucco. “Premetto che non sono ne’ un conoscitore ne’ un estimatore di murales perché ritengo che la ricchezza architettonica dei nostri centri storici possa e debba essere preservata e valorizzata diversamente, ritengo di dover esprimere il mio punto di vista circa la polemica nata in questi giorni. Vorrei poter offrire un contributo alla discussione e al confronto che anima le parti senza polemica. Ritengo che se la volontà dell’amministrazione comunale sia quella, come dichiarato dal sindaco, di portare avanti l’idea della galleria all’aperto (paese dipinto), i murales debbano essere aggiunti e non sostituiti. Pertanto avere un artista che si offre realizzare un’opera potrebbe portare alla duplice opportunità di recuperare un angolo del paese e non secondaria allargare il perimetro della galleria all’aperto. Se poi, come in questo caso, si tratta di artista noto si impreziosisce ulteriormente il progetto. Ho scoperto, anche grazie a questa polemica, che l’autore del murales “incriminato” Francesco Del Casino, è una tra i piu’ importanti muralisti italiani, oltre che ceramista e pittore, pertanto il murales all’ingresso del paese, pur continuando a non piacermi, e’ indubbiamente opera di valore artistico.
Sono convinto che, consapevole di questo, il maestro Soriani sara’ lui stesso a chiedere uno spazio alternativo, perché anche se nell’arte c’è competizione, i sentiment che sono soliti prevalere sono il rispetto e la solidarietà .Ritengo infine, visto che i ragazzi dell’istituto d’arte di Imperia, avevano allora collaborato alla realizzazione dell’opera, sarebbe cosa interessante coinvolgerli nel “restauro” insieme all’Istituto ed ai suoi docenti, invitando anche il maestro Del Casino che chissà in tutto questo magari potrebbe regalare al paese un’altra opera. Mi piace l’idea che attraverso i dipinti possano essere esaltati e tramandati i nostri valori e le nostre tradizioni alle generazioni future…..la liberazione dalla dittatura e la nostra origine contadina non devono essere in conflitto ma possono, anzi devono convivere in armonia. I libri non si bruciano e i quadri non si coprono….con un po’ di buona volontà le soluzioni si trovano“.