Ventimiglia, tragico incidente a Latte: conclusi i rilievi della scientifica, sempre più probabile l’ipotesi di un suicidio
Indagato per omicidio colposo l’autista del mezzo: “Atto dovuto”
Ventimiglia. Sono conclusi i rilievi della polizia scientifica che ieri ha lavorato a lungo nella frazione di Latte, sulla strada statale Aurelia, per ricostruire la dinamica dell’incidente in cui ha perso la vita un 23enne originario del Gambia, regolare in Italia, paese nel quale era appena stato riammesso dopo essere stato respinto, poche ore prima, dalla Francia.
Il giovane è morto sotto le ruote di un’autobetoniera, all’altezza del civico 14. Indagato per omicidio colposo l’autista del mezzo pesante, un 36enne di Ventimiglia: “Un atto dovuto”, ha spiegato il comandate della polizia stradale Gianfranco Crocco, “Per consentire il proseguo delle indagini”. Il 36enne, sotto shock per l’accaduto, è stato sottoposto ad alcol test, che ha dato esito negativo. Posta sotto sequestro l’autobetoniera di sua proprietà.
Al momento l’ipotesi più accreditata è quella che il giovane straniero abbia volutamente lasciato il marciapiede sul quale camminava, diretto in Italia, e si sia buttato sotto le ruote del camion, che viaggiava in direzione Ventimiglia. Un gesto estremo, alla base del quale ci potrebbe essere la disperazione di vedersi rifiutato, magari per l’ennesima volta, dalla Francia.
A testimoniare l’accaduto, c’è una donna che al momento della tragedia transitava a piedi su quello stesso marciapiede dal quale il ragazzo si è lanciato in strada. La testimone ha dichiarato di aver visto il giovane buttarsi sotto il mezzo, come se il suo intento fosse proprio quello di suicidarsi.
Al momento, però, tutte le ipotesi sono al vaglio della polizia stradale che conduce le indagini, coordinate dal pm Barbara Bresci. Non si può ancora escludere che il giovane abbia accusato un malore o che si sia trattato, invece, di una tragica fatalità.
La salma dell’africano resta a disposizione dell’autorità giudiziaria che potrebbe disporre l’autopsia per avere ulteriori elementi utili a ricostruire la dinamica dell’incidente mortale.