“Ventimiglia è quanto di peggio lo Stato possa fare nella gestione di un’emergenza”: l’attacco di Ballestra su questione migranti

6 luglio 2017 | 18:59
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“Ventimiglia è quanto di peggio lo Stato possa fare nella gestione di un’emergenza”: l’attacco di Ballestra su questione migranti

“Caritas irresponsabile: ha incentivato situazione di illegalità”

Ventimiglia. “Ventimiglia è quanto di peggio lo Stato possa fare nella gestione di un’emergenza”. Lo ha dichiarato il consigliere di opposizione Giovanni Ballestra, che non ha usato mezzi termini per descrivere la situazione attuale della città. “Qui le leggi non vengono più rispettate: ognuno fa quello che vuole, dall’occupazione di spazi pubblici alla violazione di norme sanitarie. Il Roja è un accampamento unico dove vivono centinaia di persone che ogni giorno soddisfano i propri bisogni fisiologici sull’alveo del fiume: queste cose, non è che non siano normali, non sono proprio ammissibili”.

Dopo quasi tre anni dallo scoppio dell’emergenza migranti, “Ventimiglia è allo stremo”, dichiara Ballestra, “Se le autorità locali non sono in grado di intervenire, bisogna che invochino l’autorità nazionale in modo che venga qualcuno da Roma a sistemare le cose, perché Ventimiglia non ne può davvero più”.

Con le frontiere ermeticamente chiuse, la situazione, secondo il consigliere, non può che peggiorare: “La favola che per due anni abbiamo fatto credere a tutti che Ventimiglia è una città solidale, che siamo tutti bravi, alla fine ha portato ad un sacrificio che la città ha fatto ma per chi e per che cosa? Per nulla. Di problemi non ne abbiamo risolto. Senza contare che siamo stati di cattivo esempio per gli altri. E’ disincentivante per altre amministrazioni vedere lo stato in cui versa Ventimiglia: chi si farebbe carico, anche solo in parte, dell’emergenza migranti vedendo come è ridotta la città? Nessuno”.

Una frecciata al veleno, il consigliere di opposizione la scaglia anche contro la Caritas Intemelia, che da tre giorni ha smesso di distribuire i pasti ai migranti, cercando così di incentivarli a raggiungere il campo della Croce Rossa al Parco Roja: “Adesso anche chi ha fatto l’eroe per due anni dice che non ce la fa più e fa finta di non sapere che i migranti andavano lì (dalla Caritas, n.d.a.) per non farsi registrare al Parco Roja. Questo è un cinema: la gente deve smettere di comportarsi in questo modo e iniziare a fare le cose seriamente”.
“La Caritas è stata irresponsabile”, conclude Ballestra, “Ha incentivato un fenomeno migratorio e una situazione di illegalità”.