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Ventimiglia, comitato via Tenda-Gianchette: “Grati al sindaco per la decisione di chiudere centro migranti non regolare”

1 luglio 2017 | 13:50
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Ventimiglia, comitato via Tenda-Gianchette: “Grati al sindaco per la decisione di chiudere centro migranti non regolare”

Il quartiere avrà nuovamente una situazione sostenibile e le persone in cerca d’ aiuto un’accoglienza degna di tal nome

Ventimiglia. Il comitato di quartiere di via Tenda-Gianchette, accoglie con gioia la decisione del sindaco Ioculano nel voler accelerare i tempi per la chiusura del centro non regolare delle Gianchette che, insieme alle modifiche apportate al campo regolare Roya, permetteranno al quartiere di avere nuovamente una situazione sostenibile e alle persone in cerca d’ aiuto di avere un’accoglienza degna di tal nome.
Consci che questo non risolverà il problema, siamo però convinti che almeno tutto ciò darà respiro ad un quartiere che è allo stremo.

Vista le valutazioni espresse dal dottor Francesco Lalla, Garante regionale dell’ infanzia, che ha promosso la nuova ala del campo e ritenuti non idonei gli spazi della chiesa, non riusciamo a capire la strenua opposizione da parte del signor Marmo, Direttore della Caritas Diocesana, visto che una alternativa valida era stata chiesta proprio da parte sua e di don Rito, per arrivare alla chiusura del centro e poter concentrare tutti gli sforzi, fisici, economici, organizzativi, essi siano statali, privati e eclesiastici, in un solo posto, così da massimizzare i risultati.

Sicuramente un centro, con aree ben definite, con moduli separati, con una organizzazione che sta funzionando, con aerea mensa e spazi dedicati e, adesso, anche un’area riservata a minori e famiglie, il tutto aperto a tutti, crediamo sia sicuramente meglio di due cantine, che hanno avuto sicuramente un ruolo importante, ma che non sono il modo giusto di fare accoglienza.
Perché adesso che l’altrnativa c’è, la Caritas Diocesana dovrebbe continuare a fare ostruzione ad un luogo migliore per l’accoglienza? Ci sono interessi diversi che non conosciamo o è solo la errata idea che il loro contributo forse al campo non possa essere espresso nonostante le rassicuazioni da parte del Comune, della Prefettura e di tutti gli organi implicati?