Vallecrosia, il parco della comunità Gilardi apre le porte a “Fiabe orientali, russe e da Andersen”

Gli interpreti daranno vita ad una fiaba cinese, ad un racconto delle delle Mille e una notte, a un mito russo diffuso in tutto l’Est e ad un celebre di Andersen
Vallecrosia. Sabato 8 luglio alle 21 e 30, grazie al Comune e ai Padri Somaschi, il bellissimo parco della comunità Gilardi, in via Poggio Ponente 1 a Vallecrosia, apre le porte ad uno spettacolo teatrale con musiche dal vivo. La regista Lilia De Apollonia da tempo desiderava questa location come palcoscenico naturale per lo spettacolo dal titolo: “Fiabe orientali, russe e da Andersen”.
Insieme a lei, sul palco sotto le stelle i giovani intemelii ed alcuni componenti del reading & drama-ventimiglia che hanno già alle spalle oltre trenta spettacoli. Quella dei Padri Somaschi, operanti da decenni sul territorio, è una comunità sensibile alla poesia e alla cultura, così come lo è l’assessore alla cultura Monica Barra. Entrambi hanno accettato volentieri di accogliere la serata di teatro e musica all’insegna dell’integrazione, perchè le favole vengono da paesi lontanissimi e si perdono all’indietro nel tempo. Qui più che altrove si narreranno, rendendoli vivi, fiabe e miti di origini diverse ma ognuna con un proprio messaggio.
Gli interpreti daranno vita ad una fiaba cinese, ad un racconto delle delle Mille e una notte, a un mito russo diffuso in tutto l’Est e ad un celebre di Andersen. La colonna sonora dal vivo sarà opera di apprezzati musicisti: Marcello Parodi alla chitarra, la soprano Raffaella Mellace, Enzo Barletta ed il suo gruppo al didgeridoo. E infine gli attori: Jacopo Colomba, Andrea Iorio, Shandy Gullace, Rosalinda Esposito, il piccolo Amin, la stessa regista, Marco Corradi, Paola Bruno, Paola Giolli, Tina Esposito, Graziella Tufo, Giancarlo Orengo.
Sulla scena verrà esposta un’opera in grande formato dell’artista bordigotto Fabio Berro, naturalmente ispirata all’evento. L’entrata sarà libera, così come libere le offerte in favore della comunità dei ragazzi ospitati dai Padri Somaschi.