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Una storia senza tempo, la “Toile de Jouy”

28 luglio 2017 | 09:18
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Una storia senza tempo, la “Toile de Jouy”

Uno stile senza tempo, dove l’eleganza della storia diventa protagonista delle nostre scene d’interni e della nostra vita. Ironia e gusto per uno stile deciso e di carattere

Vi sarà sicuramente capitato in passato di aver visto una carta da parati, un copri divano o dei cuscini, dei tendaggi decorati con i motivi tipici del tessuto definito “Toile de Jouy”. Oggi vi racconto in breve la sua storia.

All’inizio del settecento, le stoffe favorite erano quelle importate dall’India ma fu a metà del secolo che arrivò un nuovo motivo decorativo destinato a scrivere la storia dei tessuti, si trattava di stampe realizzate in un solo colore su uno sfondo chiaro utilizzando delle lastre di rame. I motivi ornamentali erano paesaggi, pastorali, classici, cineserie.

La freschezza del disegno e il prezzo relativamente basso la ressero ideale per decorare le camere da letto e i salotti dove perfino la carta da parati era stampata con lo stesso motivo. Ideatore il tedesco Christophe-Philippe Oberkampf, fondatore della manifattura di cotone stampato a Jouy-en-Josas (in Francia). Proveniente da una famiglia di tintori, già nel 1758 Oberkampf si trasferisce a Parigi all’età di venti anni e dopo un solo anno in fabbrica si mette in società con il suo datore di lavoro e insieme aprono nel 1760 una fabbrica per produrre cotone stampato.

Nei primi anni di attività, la ditta continuò a stampare il cottone tramite i blocchi di legno intagliati, ma a partire dal 1770, Oberkampf introdusse la tecnica delle calcografia che era un sistema di stampa a incisione su delle lastre di rame, che migliorava la qualità delle linee, permettendo tratti molto più sottili rispetto a quelle sui blocchi di legno e consentiva anche l’introduzione degli effetti di luce e ombra e la realizzazione di disegni molto più grandi aprendo la strada a una varietà di motivi decorativi tratti da romanzi, opere, leggende o storie attuali dell’epoca come la presa della Bastiglia o il primo viaggio in mongolfiera.

Questi disegni monocromi divennero il punto di riferimento del ‘Toile de Jouy’ e sono gli stessi disegni che ammiriamo oggi. La fabbrica di Oberkampf ebbe il favore di personaggi come la Regina di Francia Maria Antonietta che presse in simpatia Oberkampf. Lei, regina di stile, gli commissionò la decorazione del Petit Trianon e seguì personalmente il suo lavoro rimanendo talmente soddisfatta e affascinata dal toyle de jouy da farsi fare gli abiti estivi più informali con questo tessuto.

Nel 1783, la fabbrica ottenne il titolo di manifattura reale. Per molti di noi, oggi, questo tessuto stampato evoca atmosfere “country chic” di gusto spinto, ma la Toile de Jouy, sapientemente utilizzata è una tela di gran fascino, utilizzata non solo nelle proposte per l’arredo casa, ma anche nella moda e nella decorazione di oggetti. Io la adoro! Nel campo della moda fu Jean Paul Gautier a rilanciare qualche anno fa la Toile de Jouy e altri designer che hanno contribuito alla rinascita e riscoperta di questo stile sono Christian Dior e Christian Lacroix.

Uno stile senza tempo, dove l’eleganza della storia diventa protagonista delle nostre scene d’interni e della nostra vita. Ironia e gusto per uno stile deciso e di carattere.

Desidero ringraziare tutti i lettori di Riviera24.it per aver seguito con attenzione e passione la rubrica e, augurandovi una splendida estate, vi aspetto a settembre con il nuovo ciclo Home&Design, con qualche novità dedicata al nostro territorio.

Buona giornata!

Paolo Tonelli

www.paolotonelli.com

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