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Traffico di auto di lusso riciclate e rivendute all’estero, la rete illustrata in tribunale a Imperia

4 luglio 2017 | 17:44
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Traffico di auto di lusso riciclate e rivendute all’estero, la rete illustrata in tribunale a Imperia

Il processo, dopo l’udienza di oggi, è stato aggiornato a settembre quando si andrà a sentenza

Imperia. Un traffico di auto di lusso riciclate e rivendute all’estero. Come un gioco di scatole cinesi nel quale si sono dovuti districare gli inquirenti coordinati dalla Procura per poi arrivare ai responsabili di questa rete di venditori di vetture. Una storia che risale al 2013  e che vede sotto processo Rocco Camillò, Diego Lamanna e Daniele Minasso. Quest’ultimo ha testimoniato oggi un tribunale davanti al collegio presieduto da Donatella Aschero, spiegando come si svolgeva l’acquisto e la vendita delle auto, difeso dall’avvocato Giovanni Di Meo.

Secondo quanto emerso dall’udienza di oggi e come confermato dalla polizia giudiziaria che aveva deposto nella precedente udienza Minasso era risultato essere la “testa di legno” della rete di personaggi coinvolti in questa vicenda.

Daniele Minasso insieme ad un altro imperiese era titolare della “Luxury Auto” che si occupava della compravendita di autovetture ed era stata già dichiarata fallita dal Tribunale di Imperia per i reati di bancarotta fraudolenta e documentale. In particolare, i due, secondo l’accusa, avrebbero distratto 45 autovetture, per un valore di circa 400 mila euro, peraltro provento di una precedente truffa contrattuale per la quale erano già stati entrambi condannati, sottraendo o distruggendo le scritture contabili.

Il processo, dopo l’udienza di oggi,  è stato aggiornato a settembre quando si andrà a sentenza.