Siccità prolungata e abnorme in Riviera, Fasolo (Coldiretti): “Preoccupati per il basilico e gli uliveti”
L’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi i agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza dell’intero settore agroalimentare ligure
Imperia. L’anomalo andamento climatico classifica il 2017 tra i primi posti dei più caldi e secchi da oltre 2 secoli. Un deficit pluviometrico che preoccupa la Coldiretti. “Lungo la costa tra Andora e Diano Marina a soffrire sono le produzioni di basilico – dice apertamente Antonio Fasolo, presidente provinciale della Coldiretti – La mancanza prolungata di acqua sta provocando problemi alle falde idriche e di conseguenza problemi nell’irrigazione delle coltivazioni. A mezza costa preoccupa anche la situazione degli uliveti che inizia ad essere critica”.
L’acqua, lo sanno bene le aziende, è essenziale per mantenere in vita sistemi i agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza dell’intero settore agroalimentare ligure. E purtroppo la situazione non è solo regionale o provinciale. Circa due terzi dei campi coltivati italiani sono a secco: si parla di almeno dieci Regioni che stanno per presentare la richiesta di stato di calamità naturale al Ministero delle Politiche Agricole per attivare il Fondo di solidarietà nazionale. La misura prevede, per le aziende, sospensione delle rate dei mutui, blocco dei pagamenti dei contributi e accesso al Fondo per il ristoro danni. E la musica appunto non cambia neppure in provincia di Imperia.
“Problemi interessano anche le aree interne – sottolinea Gerolamo Calleri, presidente regionale di Coldiretti – le aziende zootecniche stanno soffrendo a causa di una riduzione del foraggio e i pochi eventi temporaleschi registrati non hanno di certo migliorato la situazione”.