Si brucia il motore della sedia a rotelle, a Imperia Francesco rimane agli “arresti domiciliari”: l’appello di Giraffa a Rotelle

19 luglio 2017 | 10:40
Share0
Si brucia il motore della sedia a rotelle, a Imperia Francesco rimane agli “arresti domiciliari”: l’appello di Giraffa a Rotelle
Si brucia il motore della sedia a rotelle, a Imperia Francesco rimane agli “arresti domiciliari”: l’appello di Giraffa a Rotelle
Si brucia il motore della sedia a rotelle, a Imperia Francesco rimane agli “arresti domiciliari”: l’appello di Giraffa a Rotelle
Si brucia il motore della sedia a rotelle, a Imperia Francesco rimane agli “arresti domiciliari”: l’appello di Giraffa a Rotelle
Si brucia il motore della sedia a rotelle, a Imperia Francesco rimane agli “arresti domiciliari”: l’appello di Giraffa a Rotelle

La mamma di Francesco si è rivolta all’associazione per chiedere aiuto

Imperia. “Questa è la sedia di Francesco, o meglio, quello che resta della sedia di Francesco!Il motore è stato tolto poiché bruciato, non esiste più l’imbottitura antidecubito del cuscino finita dall’usura e le alette di contenimento andate! Viene spostata con delle corde – denuncia la Giraffa a Rotelle sulla sua pagina Facebook – Francesco e la sua famiglia sono amici della Giraffa a Rotelle, si sono rivolti a noi poiché da mesi ormai vivono una situazione impossibile, la sedia è diventata piccola e procura a Francesco dolori alla schiena, così forti da dover andare anche al pronto soccorso! Ora inoltre l’usura ha fatto sì che il motore si bruciasse, quindi, purtroppo sono 15 giorni che lui e sua madre vivono “agli arresti domiciliari”.

“Io mi rivolgo all’ufficio Protesica dell’Asl 1 imperiese, con cui, è quasi un mese che ho contatti continui e promesse – racconta la madre di Francesco disperata all’Associazione alla quale chiede aiuto – mi rivolgo nello specifico al responsabile dottor Roberto Anselmo che conosce tutta la situazione:

Dottor Anselmo, insieme alla famiglia abbiamo presentato per l’ennesima volta tutta la documentazione da voi richiesta, avete visto la gravità del ragazzo e le condizioni inumane in cui lo fate vivere, perché se questo ragazzo continua a soffrire, a non poter uscire, a non poter andare nel centro che frequenta e quindi non fa più neanche le terapie necessarie. È colpa vostra! Il ragazzo ha tutto in regala e sta chiedendo ciò che gli spetta di diritto, ha un invalidità civile al 100% gravissima e la L 104. Dato che a quanto pare il vostro senso umano, se mai ci fosse stato, ora è morto, almeno rispettate i diritti di Francesco!”.

“Ho sentito la mamma piangere nel vederlo soffrire e Francesco gioire all’impazzata dopo aver visto, una settimana fa, un tecnico prendere le misure per la nuova sedia. Si era accesa finalmente una spettanza! La speranza, per una famiglia intera di tornare a vivere. Ieri, invece la notizia è stata quella che ancora l’Asl, dottor Anselmo lei rappresenta l’Asl, non ha dato il nulla osta per partire! Vergogna, quanto devono soffrire Francesco e la sua famiglia? 

Ho una rabbia addosso che mi procura dolore fisico. E’ possibile che la qualità della vita di questo ragazzo dipenda da un dirigente che non ritiene una priorità i bisogni e la libertà di un ragazzo disabile? Francesco deve avere la sua sedia ed al più presto, ogni lacrima, ogni dolore fisico e morale che subisce è per mano vostra! Dignità, inclusione e rispetto dei diritti sono un dovere per i vostri uffici. Quanti ragazzi ci sono negli istituti che non hanno i genitori in grado di far rispettare i diritti dei propri figli, se ne dovrebbe occupare lei dottore. Ci sono posti di lavoro di grande responsabilità civica ed umana, il suo è uno di questi, lo faccia al meglio!” – afferma Giraffa a Rotelle.