Santo Stefano al Mare, al Festival del Libro e degli Scrittori Liguri un incontro sul “racconto di investigazione”

11 luglio 2017 | 11:40
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Santo Stefano al Mare, al Festival del Libro e degli Scrittori Liguri un incontro sul “racconto di investigazione”

La conferenza sarà curata da Francesco Sarchi (Gianfranco), già curatore di una conferenza sul genere poliziesco in occasione della Notte Gialla del 2011

Santo Stefano al Mare. Venerdì alle ore 18, nella giornata di apertura del Festival del Libro e degli Scrittori Liguri di Santo Stefano al Mare, nel salotto letterario di Piazza Cavour, sarà possibile assistere alla conferenza “Non è poi così elementare, mio caro Watson” a cura di Francesco Sarchi, relatrice Patrizia Lombardi Burley. Contemporaneamente, verrà presentato al pubblico il libro Il collezionista degli album di Mandrake di Francesco Sarchi e Sira De Guglielmi – Antea Edizioni.

La ricercatrice Patrizia Lombardi Burley riconferma così la propria presenza al Festival del Libro, dopo la passata edizione, ancora per approfondire uno dei temi – e dei generi letterari – più amati di sempre, il genere “giallo”. E quale miglior sede di questa a Santo Stefano al Mare, che nel 2011 aveva ospitato “La notte gialla”, meeting dei giallisti italiani anch’esso organizzato dalla Atene Edizioni?

L’incontro di venerdì partirà dall’osservazione di come il racconto di investigazione, detective story all’inglese, o polar, alla francese, o, all’italiana, giallo, o comunque lo si voglia chiamare, sia nato nel mondo anglosassone intorno alla metà dell’Ottocento. Ma perché proprio là e proprio allora? In compagnia del relatore, che come un detective ripercorre i primi passi di questo genere letterario alla ricerca di una risposta, incroceremo altri percorsi e altre storie: ovviamente quelle della letteratura, della criminalistica, della scienza e della mentalità.

Un po’ meno scontati, a prima vista ci sembreranno i nessi con la matematica e la semeiotica medica, per non parlare poi di quelli con la nascita dello sport moderno e della democrazia parlamentare. In un’atmosfera di disincanto del mondo, in cui si affrontano l’ottimismo della Belle Époque e le paure per un futuro disegnato a tinte fosche dai teorici della degenerazione, incontreremo singolari personaggi: un ex delinquente, esperto in travestimenti, passato dall’altra parte della barricata; un investigatore vero a cui nessuno credette; un esperto d’arte, cacciatore di falsi con la passione degli anagrammi; un docente di medicina grande osservatore e un suo studente, diventato scrittore e positivista convinto, che partecipava a sedute spiritiche e credeva alle fate; un padre della moderna criminalistica vittima di pregiudizi antisemiti e lombrosiani e via dicendo.

Incontri strani, apparentemente casuali. Ma, come ben sa ogni appassionato lettore, in un giallo nulla accade per caso e alla fine, come dice spesso il tenente Colombo, tutti i fili lasciati in sospeso saranno riannodati e il caso risolto. Vedremo allora, da una finestra in stile vittoriano, affacciarsi sulla scena delle storie un nuovo tipo di eroe. Un eroe che non sbaraglia i suoi avversari grazie alla sua forza e all’abilità nell’uso delle armi, che non ricorre alle risorse della frode e dell’inganno e neppure scioglie enigmi, ma, molto più umanamente, risolve problemi grazie solo alla sua razionalità.

La conferenza sarà curata da Francesco Sarchi (Gianfranco), già curatore di una conferenza sul genere poliziesco in occasione della Notte Gialla del 2011. Nato a Sanremo nel 1954 e residente proprio a S. Stefano al Mare con la famiglia, dopo la maturità classica si è diplomato all’Istituto Superiore di Educazione Fisica di Torino nel 1977 e laureato in Storia a Genova nel 1990. Ha conseguito poi la laurea specialistica in Strumenti e metodi della ricerca storica, sempre a Genova nel 2011. Insegna educazione fisica nella scuola media e, da sempre, divide il suo tempo libero tra l’attività di tecnico di atletica leggera e la storia. Tra una seduta di allenamento e l’altra si occupa di immaginario medievale, di storia e antropologia dello sport e dei rapporti tra la nascita e lo sviluppo del racconto poliziesco e i coevi paradigmi scientifici e culturali. Su questi temi ha all’attivo collaborazioni con riviste specialistiche e ha pubblicato insieme a Sira De Guglielmi il saggio Il sole negli occhi. Sport e società ai primi del Novecento visti da Sanremo e il giallo La notte dell’Azteca. In occasione della conferenza, presenterà l’ultimo libro, recentemente pubblicato: Il collezionista degli album di Mandrake, scritto sempre insieme a Sira De Guglielmi per Antea Edizioni.

Il romanzo è ambientato a Genova, in una data imprecisata, degli ultimi anni del novecento o dei primi del nuovo secolo. Un noto e stimato antiquario viene trovato assassinato nel suo negozio. Una scritta che la vittima non è riuscita a completare sembra poter fornire qualche indizio agli inquirenti. Da qui il lettore viene preso per mano dagli autori e accompagnato in un viaggio attraverso il mondo dei prestigiatori e quello dei matematici. Insieme passeranno dal mondo dei libri antichi a quello dei fumetti, ovviamente senza tralasciare quello della letteratura poliziesca. Un percorso lungo il quale incontreranno tipi un po’ strani, spacciatori di bufale, oggi si direbbe fake news, pelandroni a loro modo simpatici, ricettatori, finti maghi e delinquenti veri.

Quasi una partita a scacchi giocata tra piazza De Ferrari, via Venti, il centro storico e la collina, al termine della quale il libraio Carlo e il suo amico commissario riusciranno a risolvere il caso grazie alla loro superiorità culturale, rispetto agli avversari, e alla loro capacità di tenere sempre i piedi per terra.

Una storia che cerca di riproporre, in chiave moderna, il racconto di una sfida tra intelligenze, come nella tradizione del giallo classico. Mutando il contesto socio-culturale e quindi anche occasioni, metodi e moventi della criminalità, resta però l’ancoraggio del detective al metodo razionale, alla fiducia nella ragione.