Nel paese di Kassiopi a Corfù vive “Mike”, il nonno pescatore innamorato della Liguria
Dopo aver navigato in tutto il mondo si riposa “Lekka’s” nell’isola greca che si affaccia sullo Ionio e cucina meze e pesce alla brace
Imperia. Della Liguria ricorda bene la Spezia, e poi i caruggi e le piazzette di Genova con la cattedrale di San Lorenzo, ma anche Sanremo, il suo lungomare, gli hotel e il casinò e il Parasio di Imperia. Angoli di paradiso che “Mike the fisherman”, Michael Telemachos, ex marittimo di Kassiopi, un piccolo paese di pescatori ad un’ora da Corfù, ha scolpito nella memoria. Ricordi del passato che “Mike” racconta bevendo un boccale di “Mythos”, la birra greca nella taverna di famiglia, la “Lekka’s family”, un piccolo museo di reperti e cartoline di un tempo che fu.
Pescatore prima e marinaio dopo, uomo dagli occhi dolci e profondi e dalla pelle ruvida dalle mille fatiche e tempeste che ha superato in più 60 anni di mestiere. Ha vissuto tra la Grecia e il Canada, sua seconda patria. Sa parlare benissimo l’inglese e le sue avventure sono ora conservate nelle pagine di un libro, “Mike the fisherman”. Ad ogni cliente del locale, dopo averlo fatto accomodare sulla sedia di vimini sotto le ventole che rinfrescano la taverna, aggiunge sempre un nuovo capitolo. Storie di vita vissuta che ti lasciano a bocca aperta.
Mike è una figura che sarebbe piaciuta ad Ernest Hemingway. Assomiglia moltissimo al Santiago de Il vecchio e il mare, il celebre pescatore cubano raccontato in una storia da premio Pulitzer, che ha sempre vissuto in mare.
“A 17 anni ho lasciato il paese dei pescatori: la mia famiglia non si poteva permettere di sfamare tante bocche. Ero il più piccolo di tutti. Avevo capito subito che una nuova vita lontano da casa mi avrebbe aiutato in questa missione per poter aiutare anche i miei fratelli. Ho iniziato a navigare in tutti i continenti, memorabili i viaggi in Giappone, su navi che s’infilavano in muri d’acqua e tempeste che ogni volta lasciavano il segno sulla pelle come tante cicatrici”.
Il pescatore-marinaio ricorda bene anche quelle tappe in Liguria. “A Genova come a Imperia ho incontrato gente per bene, soprattutto generosa che, come me, ama il mare – racconta – Nel cuore anche qualche bella ragazza incontrata nei locali dell’angiporto della Lanterna o durante le calde serate d’estate di tanti anni fa sempre da quelle parti. Ora, a 79 anni, mi riposo alla taverna di famiglia cucinando meze, pesce alla brace e gamberoni. Quelle sono le mie specialità e ne vado orgoglioso”.
Di avventure ne avrebbe tante da raccontare nonno Mike proprio come Hemingway. Legatissimo alla sua terra, e soprattutto alla sua Kassiopi, invita i liguri, uomini di mare come lui, a bere Mythos e a mangiare meze per scrivere altri capitoli del suo libro che vende al prezzo simbolico di 5 euro per aiutare la comunità dei pescatori locali.