“La UE si ferma a Ventimiglia”, vicepresidente Camera Di Maio: “La Francia paghi il conto”




“Come Italia abbiamo identificato la maggior parte di questi migranti e proprio per questo devono restare in Italia per colpa del regolamento di Dublino”
Ventimiglia.“La verità è che l’Unione Europea si è fermata a Ventimiglia, l’ultima istanza dello spirito di solidarietà dell’Unione Europea è a Ventimiglia, è il sindaco di Ventimiglia che fa i salti mortali per gestire questo fenomeno, è il prefetto, sono le autorità giudiziarie e della polizia che cercano di gestire un fenomeno che è figlio dell’egoismo dell’Unione Europea, di una Francia che ci respinge decine e decine di migranti alla frontiera, ma allo stesso tempo chiude con un muro le sue frontiere con il cosiddetto regolamento di Dublino”. Lo ha detto Luigi Di Maio (M5S), vicepresidente della Camera al termine del sopralluogo compiuto al parco Roja di Bevera dove attualmente sono ospitati circa 500 migranti di cui 35 minorenni.
“Sono venuto qui per sincerarmi di quanti soldi stiamo spendendo come cittadini italiani per gestire questo fenomeno”, ha aggiunto Di Maio, “Si tratta di centinaia di migliaia di euro tra la gestione comunale dei minori e quella del campo che comunque gravano sulle tasche degli italiani perché l’Unione Europea se ne frega altamente”.
Nella sua analisi il pentastellato non ha risparmiato nessuno, in particolare Renzi e Macron. “Nel giorno in cui la Francia festeggia la repubblica e quindi nel giorni di liberté egalité fraternité, noi mandiamo un chiaro messaggio ai francesi”, ha dichiarato Di Maio, “Per prima cosa bisogna far pagare il conto alla Francia per i soldi che si stanno spendendo per il loro egoismo e, in secondo luogo, il regolamento di Dublino è a tutti gli effetti un muro, quindi quelli che criticano tutti gli altri paesi che stanno issando materialmente i muri in questo momento hanno creato altri muri attraverso i trattati europei. Non è Unione Europea questa, quindi l’Italia secondo me deve decidere se stare, dal punto di vista dell’immigrazione, in questa situazione o passare al piano B, ovvero cominciare a prendere i soldi dell’Unione Europea e darli al sindaco di Ventimiglia. Cominciamo ad aiutare, cominciamo a fare i rimpatri e a gestire questa emergenza da soli”.
Abbiamo scoperto in UE che l’Italia ha accettato di mandare tutti i migranti nei suoi porti”, ha continuato Di Maio, “A Civitavecchia il sindaco ha lanciato un allarme: stanno per aprire un hot spot nel porto della città, che il primo porto turistico di Italia, a 72 ore di navigazione dai punti di salvataggio nel mar Libico e nel mar Mediterraneo: 72 ore si possono fare in qualsiasi direzione, anche in porti spagnoli e francesi”.
Cosa accadrebbe se al Governo ci fosse il Movimento? “Come Italia abbiamo identificato la maggior parte di questi migranti e proprio per questo devono restare in Italia per colpa del regolamento di Dublino”, ha spiegato il vicepresidente della Camera, “Se fossimo al Governo innanzitutto troveremmo la strada per modificare il regolamento di Dublino e iniziare le ricollocazioni in altri paesi. Ma se non si potesse modificare il regolamento di Dublino, tutte queste persone o vanno rimpatriate perché vengono da situazioni economicamente sfavorevoli e non da zone di guerra oppure vanno accolte dignitosamente. Ma l’80% delle persone che arrivano e vogliono andare da Macron sono quelle che Macron dice di non poter accettare perché sono migranti economici. Neanche noi possiamo sobbarcarci la responsabilità di gestire tutti questi migranti economici”.