Gli agrumi protagonisti al Museo del Fiore di Sanremo

25 luglio 2017 | 12:36
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Gli agrumi protagonisti al Museo del Fiore di Sanremo
Gli agrumi protagonisti al Museo del Fiore di Sanremo
Gli agrumi protagonisti al Museo del Fiore di Sanremo
Gli agrumi protagonisti al Museo del Fiore di Sanremo
Gli agrumi protagonisti al Museo del Fiore di Sanremo

Nell’ambito della settima edizione della “Summer school of floriculture” che approderà al Floriseum di Villa Ormond il prossimo 5 settembre

Sanremo.Il 5 settembre approda al Floriseum (Museo del Fiore) di Villa Ormond la settima edizione della Summer school of floriculture. Il corso quest’anno, che si svolgerà a Savona nelle date del 4-6-8 settembre e a richiesta potrà anche essere svolto in lingua francese, ha come tema “Gli agrumi tra ornamento e produzione” ed è organizzato e cofinanziato dal progetto “Mare di Agrumi”, dal comune di Savona e dal Centro di sperimentazione e assistenza agricola di Albenga (CeRSAA – Camera di commercio Riviere di Liguria), con la collaborazione della Soi (Società di ortoflorofrutticoltura).

La Summer school of floriculture – presentata questa mattina dall’assessore alle Attività produttive del Comune di Sanremo, Barbara Biale, dal direttore del CeRSAA Giovanni Minuto e dal professore di agraria dell’Università di Torino Marco Devecchi – approfondirà alcuni aspetti peculiari del mondo degli agrumi e la loro valenza strategica nell’ambito dello sviluppo economico locale. Partendo dalla biodiversità del genere Citrus, ne verranno percorsi gli utilizzi più interessanti nel campo fiorovivaistico agroalimtare, cosmetico e farmaceutico, prendendo in considerazione i principali vincoli agronomici e normativi dei settori considerati, nonché le opportunità di valorizzazione degli scarti di lavorazione.

Le lezioni, della durata totale di 40 ore, saranno articolate in 7 sessioni: 1) botanica e biodiversità degli agrumi; 2) multifunzionalità degli agrumi; 3) gli agrumi nel paesaggio e nel giardino; 4) la produzione degli agrumi ad uso ornamentale; 5) difesa e qualità degli agrumi; 6) le strategie di sviluppo locale; 7) le tendenze di mercato e i vincoli normativi. Saranno inoltre organizzate: una visita agli impianti di produzione del Chinotto di Savona e altre bevande con agrumi; una visita ad un laboratorio di estrazione e di lavorazione di prodotti cosmetici; e un living lab svolto dai corsisti con la partecipazione del comitato scientifico e di operatori del settore.

Il comitato scientifico sarà così composto: Margherita Beruto (direttore Irf), Marco Devecchi (professore associate Disafa), Fiorenzo Gimeili (funzionario agronomo del Centro servizi per la floricoltura della Regione Liguria), Giovanni Minuto (direttore CeRSAA), Barbara Ruffoni (direttore Crea-Of e responsabile di sede-Sanremo della Soi), Valentina Scariot (professore associato Disafa).

“Mare di agrumi”. E’ un progetto che mira ad aumentare la competitività delle micro e pmi dell’area transfrontaliera collegate al settore agricolo, agroalimentare e del turismo “green”. Fil rouge distintivo è la valorizzazione dell’agrume, quale prodotto di qualità e multifunzionale comune a tutti i territori. La ricchezza della biodiversità degli agrumi dell’alto Mediterraneo si è tradotta nella presenza di un tessuto economico vivace che ha costruito, nel tempo, un ”panorama agrario” di grande fascino e dai forte richiamo turistico. La sfida che il progetto “Mare di agrumi” affronta è co-creare un’offerta originale di prodotti e servizi innovativi e comuni, capace di differenziarsi da altre strategie territoriali concorrenti. Il progetto si propone il raggiungimento dei seguenti obiettivi: 1) attraverso la filiera delle biotecnologie verdi. Saranno apportate innovazioni nei processi di produzione, trasformazione e gestione dei prodotti e degli scarti delle imprese agrumicole e saranno attivate strategie di aggregazione e marketing comuni; 2) sarà ampliata l’offerta turistica dell’area transfrontaliera con un nuovo turismo green, e integrato con il contesto socio-economico dei territori. Il progetto focalizza l’attenzione sullo sviluppo dell’economia dei territori, pone l’attenzione su problemi ambientali connessi con le attività produttive, attiva il dialogo tra Enti pubblici, mondo scientifico, imprese e cittadini per la creazione un nuovo marchio turistico, attraverso l’approccio Citizen Science, e la realizzazione di living lab transfrontalieri.

(Articolo realizzato con la collaborazione di Vittoria Battistotti e Matilde Mancuso)