Costa Azzurra e Var devastate dagli incendi, secondo un sindaco e certi allevatori francesi la colpa è dei lupi

La loro presenza porterebbe i pastori a non far più pascolare le greggi nei prati, con il conseguente aumento dell’erba secca
Francia. Con la Costa Azzurra e il suo entroterra devastato dalle fiamme c’è qualcuno che punta il dito contro un responsabile perlomeno inaspettato: il lupo. Si perché , secondo quanto scrive Nice Matin, se il presidente della Regione PACA, Renaud Muselier, è convinto che l’origine del fuoco a Bormes-les-Mimosas sia “volontario”, secondo Gabriel Magne sindaco di Artigues – tra i Comuni del Var devastati dalle fiamme – e qualche allevatore d’oltralpe i colpevoli sarebbero i cugini selvatici dei cani.
Sarebbe stata la loro presenza a provocare l’evacuazione di diecimila persone e la distruzione di 400 ettari di terreno a Bormes-les-Mimosas, nel dipartimento del Var. Come? Sempre secondo il “sindaco-allevatore” La presenza dei lupi porterebbe i pastori a non far più pascolare le greggi nei prati montani e collinari, con il conseguente aumento dell’erba secca: erba secca che costituirebbe l’innesco degli incendi. Ipotesi fantasiosa? Sicuramente questa ha scatenato le ire delle associazioni ambientalista transalpine, tra le quali la Ferus, che spiega: “Questo è un altro tentativo da parte del partito anti-lupo per fare di lui colpevole di tutte le disgrazie del mondo”. L’associazione cita anche l’esempio della Corsica, colpita duro fin dall’inizio della settimana dagli incendi: “Il lupo non ha mai messo una zampa sull’isola”.
Secondo l’Ufficio nazionale francese della caccia e della fauna selvatica, tre branchi sono presenti nel Var dei tredici nelle Alpi Marittime. Branchi che, visto l’ampio areale del lupo che si estende per centinaia di chilometri quadrati, sono da considerarsi come “transfrontalieri” e quindi presenti anche nell’entroterra della nostra provincia. Dove incendi del genere, ad onor del vero e facendo le i dovuti scongiuri, non si sono ancora verificati. Ma in Francia – unica nazione europea a permettere l’abbattimento dei lupi – questi canidi selvatici non sono proprio amati da tutti, tanto che per i prossimi due anni ne è stata programmata l’eliminazione di ben 50 esemplari.