Il truffatore seriale |
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Arrestato dalla mobile di Imperia il “truffatore degli estintori”

8 luglio 2017 | 12:57
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Arrestato dalla mobile di Imperia il “truffatore degli estintori”
Arrestato dalla mobile di Imperia il “truffatore degli estintori”
Arrestato dalla mobile di Imperia il “truffatore degli estintori”

Si spacciava per un addetto al controllo degli estintori e così riusciva a truffare gli ignari commercianti

Imperia. Ha truffato in lungo e in largo in tutta Italia ma ieri gli agenti della Squadra mobile di Imperia gli hanno messo le manette ai polsi arrestandolo in flagranza di reato. Si tratta di Claudio Conti classe 1958 originario della provincia di Livorno e residente nel pisano che aveva ideato un astuto ed abile stratagemma per truffare ignari commercianti.

L’uomo aveva scelto come base logistica un albergo di Imperia, nel quale si trovava assieme alla moglie originaria dell’ Ucraina e “palo” all’occorrenza e con la figlia minorenne. Il modus operandi era molto semplice, colpire fuori dalla provincia di temporanea residenza e infatti ieri Conti era ad Albenga dove spacciandosi per un addetto al controllo degli estintori è riuscito a truffare l’ignara titolare di un centro estetico ed altri tre esercenti di Alassio. Ma perché la truffa degli estintori? Conti in passato aveva lavorato in questo settore e pertanto sapeva muoversi nel modo giusto senza destare sospetti, infatti a suo carico ci sono più di cento truffe. Si faceva pagare e rilasciava pure fattura, prendendo a prestito i dati di alcune ditte del territorio in cui svolgeva la truffa, proprio per dare una parvenza di veridicità alle sue azioni truffaldine.

Al momento dell’arresto, Conti si è complimentato con gli agenti della mobile, coordinati dal dirigente Giuseppe Lodeserto, affermando che in 17 anni di “onorata carriera” era la prima volta che veniva colto con le mani nel sacco. Il truffatore seriale che ha da scontare una condanna ai domiciliari inflitta dal tribunale di Firenze, è stato processato per direttissima a Savona e si apriranno le porte dei domiciliari, viste anche le sue precarie condizioni di salute.