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Argentina: Augusto Podestà ed Eupremio Carruezzo, le prime parole dei due mister

15 luglio 2017 | 08:50
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Argentina: Augusto Podestà ed Eupremio Carruezzo, le prime parole dei due mister

Panchina condivisa per Eupremio Carruezzo ed Augusto Podestà che alleneranno insieme sia prima squadra sia juniores

Sarà una panchina condivisa quella dell’Argentina. Vi si siederanno infatti in due: Eupremio Carruezzo ed Augusto Podestà che alleneranno insieme sia prima squadra sia juniores.
Abbiamo raggiunto Augusto Podestà ieri pomeriggio appena arrivato in Liguria e gli abbiamo chiesto di descrivere l’Argentina che verrà.

Che aspettative ci sono sull’Argentina 2017/2018 dopo questo ridimensionamento societario?
Le aspettative sono quelle del mantenimento della categoria, puntiamo a una navigazione tranquilla e serena: Vorremmo condurre stagione equilibrata all’insegna della valorizzazione del parco giovani a nostra disposizione.
Se possibile ci piacerebbe creare un bacino tecnico calcistico da poter confermare o tale che possa attirare altre squadre più titolate.
Questo sdoppiarsi della società ha ridimensionato inevitabilmente le aspettative per la stagione, ma ringrazio la famiglia Del Gratta perché ci sta mettendo in condizione di avere l’essenziale.

Molti giocatori di spessore come Costantini, Lo Bosco e Castaldo sono passati alla Sanremese. Chiamerete qualche giocatore d’esperienza per guidare i tanti giovani della rosa?
Siamo rimasti con giovani che hanno saputo aspettare il loro turno, avranno però senz’altro bisogno di qualcuno che li guidi anche in campo e che possa trasmettere insegnamenti utili alla loro crescita. Sarà importante collocare qualche intervento mirato e di qualità: ci serve avere pochi giocatori importanti ma che siano veramente di peso e di esempio per i giovani. Motivo per cui cerchiamo giocatori sì bravi ed esperti ma sopratutto in grado di guidare i giovani. Stiamo facendo valutazioni principalmente sul piano personale.

Cosa pensa che possiate fare per invogliare più pubblico a seguire l’Argentina?
In questo mondo tanti vanno a millantare credito proponendo situazioni irrealizzabili. Qui c’è statagrande chiarezza, i nostri obiettivi sono limpidi. La “sofferenza” di  campionato combattuto può essere sentimento condiviso e di  vicinanza alla squadra. Bisogna però lasciare ai giovani la possibilità di sbagliare. Serve coesione tra pubblico, società e media.