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Agente accusato di calunnia per una aggressione ad un detenuto in carcere, assolto

19 luglio 2017 | 12:42
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Agente accusato di calunnia per una aggressione ad un detenuto in carcere, assolto

Una vicenda accaduta 5 anni fa in carcere a Imperia

Imperia. Nel 2012 in carcere a Imperia in un momento di grande concitazione un agente, Andrea S., disse di essere stato aggredito da un detenuto Stefano B., collaboratore di giustizia. L’agente, accusato di calunnia, è stato assolto perchè il fatto non sussiste dal giudice Anna Bonsignorio accogliendo la richiesta del pm Paola Marrali.

I fatti risalgono al 2012. Teatro della vicenda il penitenziario di via don Abbo a Imperia. Il detenuto lamentava della sparizione di alcune raccomandate. Ne erano seguiti momenti concitati culminati con sputi, minacce e la spinta a terra dell’agente poi finito sotto processo. Ma soprattutto dalle telecamere non vi furono immagini tali da poter ricostruire interamente come si erano svolti i fatti. Stefano B. era stato trasferito dal penitenziario di Alba a Imperia per un’udienza su presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta nel ponente ligure.

Nel corso delle precedenti udienze e questa mattina sono stati chiamati in aula a testimoniare sulla vicenda una decina di persone tra agenti della polizia penitenziaria, funzionari della casa circondariale che allora, era il mese di maggio, era diretto da Nicolò Mangraviti andato poi in pensione a settembre.

Depositate anche le foto ricavate dalle immagini a circuito chiuso del penitenziario dove si sarebbe verificata la presunta aggressione oggetto del processo.
Stefano B. si era costituito parte civile attraverso l’avvocato Oliviero Olivieri contrario alle decisioni della pubblica accusa.

Il processo celebrato in tribunale ha nuovamente evidenziato il clima difficile all’interno del carcere imperiese. Giá cinque anni fa i sindacati si lamentavano non solo della carenza di personale addetto della vigilanza ma anche per il sovraffollamento dello stesso penitenziario. Situazione che ha portato i sindacati a manifestare ieri mattina all’ingresso della casa circondariale.