Ventimiglia, verso la Francia con quattro migranti stipati nel bagagliaio dell’auto: carabinieri inseguono e arrestano passeur



In tutto nove gli stranieri che avevano pagato per raggiungere la propria meta
Ventimiglia. Due passeur di nazionalità afghana sono stati arrestati nella notte dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Ventimiglia, mentre tentavano di raggiungere la Francia con nove migranti a bordo della propria auto: cinque stipati sui sedili posteriori e quattro nascosti nel bagagliaio.
È successo poco dopo la mezzanotte quando i militari, appostatisi in abiti civili nei pressi dello svincolo autostradale, hanno visto sfrecciare una Renault Laguna con targa francese che si dirigeva verso la Francia. Nonostante l’alta velocità alla quale viaggiava l’auto, ai militari è bastata una frazione di secondo per riconoscere i due stranieri alla guida, noti alle forze dell’ordine in quanto già oggetto di precedenti indagini. E’ subito scattato l’inseguimento ed il primo tentativo di bloccare il veicolo all’altezza dell’ultima barriera autostradale: per un soffio si è evitato lo scontro. La pronta reazione del militare alla guida, infatti, ha evitato l’impatto tra i veicoli in quanto, anziché fermarsi all’alt impostogli, il conducente del veicolo francese ha invece accelerato di colpo per guadagnarsi la fuga in autostrada, durata per circa 8 km a velocità sostenuta, nonostante la visibile difficoltà a tenere il mezzo in strada per l’eccessivo carico a bordo.
Poco prima dell’uscita di Mentone, anche con l’ausilio della polizia francese, contattata immediatamente, i carabinieri sono dunque riusciti a bloccare il veicolo in fuga. Quando dall’auto sono stati fatti scendere i migranti e i due afghani, i militari si sono accorti subito dell’assetto ancora ribassato della vettura: aprendo il bagagliaio posteriore, hanno trovato altre quattro persone, stipate una addosso all’altra in posizione fetale. Questi ultimi, in evidente stato confusionale, sono stati immediatamente soccorsi, poiché al limite dell’asfissia e contusi dai contraccolpi subiti a causa delle manovre dell’auto che li trasportava.
Per i due afghani di 20 e 22 anni sono subito scattate le manette con l’accusa, in concorso, di resistenza a pubblico ufficiale e favoreggiamento all’immigrazione clandestina, aggravata dall’aver commesso il fatto trasportando nove persone (sono risultati sette cittadini afghani e due pakistani), esponendole a pericolo per la propria vita o per la propria incolumità e sottoponendole a trattamento inumano o degradante. Al termine degli accertamenti gli arrestati sono stati tradotti presso la casa circondariale di Imperia a disposizione dell’autorità giudiziaria.