Ventimiglia, migranti nei boschi del Grammondo in attesa di raggiungere la Francia
La marcia dei migranti potrebbe concludersi a Castellar, sulle alture di Mentone
Ventimiglia. Dopo una notte di tensioni, quella tra domenica e lunedì quando 400 migranti hanno lasciato l’accampamento abusivo sulle sponde del Roja per raggiungere la Francia, la situazione nella città di confine è ora meno tesa.
Dopo che il secondo gruppo, formato da un centinaio di stranieri, ha lasciato la frazione di Torri, dove era giunto nelle prime ore del mattino, percorrendo il rio Bevera, dei migranti si sono (quasi) perse le tracce.
Gli stranieri, per la maggior parte sudanesi, si sono diretti verso il Grammondo: da qui potrebbero raggiungere Castellar, sulle alture di Mentone, attraversando le varie mulattiere per poi arrivare in route du Bertrand e da qui proseguire verso Mentone. Sembra essere questa, tra le diverse strade che conducono in Francia, quella più facilmente percorribile dai migranti che, complice il buio della notte, potrebbero tentare di oltrepassare il confine. Costeggiare il torrente Roja per raggiungere Fanghetto, frazione di Olivetta San Michele e confine con la Francia, sembra, invece, poco probabile: a guidare il gruppo di stranieri, infatti, ci sono alcuni attivisti tedeschi informati sui controlli alle frontiere da parte delle forze dell’ordine, sia italiane che francesi.
Alle 22,00 di sera, la situazione è ancora tranquilla: in Francia non ci sono dispiegamenti particolari di polizia. Ma la situazione potrebbe ancora cambiare: un gruppo di cento persone non passa di certo inosservato e la frontiera italo-francese continua a respingere i migranti. Forse alcuni di loro riusciranno a realizzare il loro sogno, molti altri, invece, verranno “invitati” a tornare indietro, a Ventimiglia.