Ventimiglia, Ioculano “Non ci saranno corse per sostituire l’ex assessore Felici”
“Ho voluto agire solo per il bene della città”
Ventimiglia. Dopo l’approvazione unanime del verbale del 30 marzo 2017 in consiglio comunale prende la parola il sindaco Enrico Ioculano che riguardo alla sua decisione di togliere le deleghe nei confronti dell’ex assessore Pio Guido Felici spiega: “Negli ultimi giorni ci sono state delle novità. Voglio ringraziare l’ex assessore Felici per i tre anni intensi e difficili, penso che sarebbe stato bello poter concludere come abbiamo iniziato, ma le condizioni cambiano i rapporti e quando viene meno il rapporto fiduciario non vi è più ragione di continuare perché se salta questo meccanismo saltano tutte le condizioni per poter amministrare. Credo sia fondamentale, non può venir meno neppure nei momenti di confronto, seppur aspri, in fondo la politica è fatta anche di questo. Essere manchevole da questo punto di vista rende difficile difendere anche chi ti è amico”.
“Ho voluto agire solo per il bene della città. Non ci saranno corse per sostituire l’assessore. La maggioranza è solida e continuerà nel suo impegno amministrativo. L’impegno è gravoso e le cose che dovremo fare sono assai impegnative ma non ci sono drammi in corso. Queste cose capitano” – conclude il primo cittadino.
Ha ricordato poi tutte le cose che sono state fatte per i cittadini come la carta elettronica; un beneficio economico per le famiglie disagiate; un bonus per le famiglie sfrattate, quelle che hanno avuto difficoltà al pagamento del canone riceveranno dal comune un badget che permetterà di sostenere le spese; la pulizia del Roja e le opere di qualificazione del centro storico. Inoltre ha comunicato ai cittadini di aver respinto la proposta del vescovo Antonio Suetta di allestire un nuovo centro di accoglienza a Ventimiglia presso il complesso della congregazione dei Frati Maristi.
Il consigliere Nazzari però non soddisfatto affronta l’amministrazione dicendo: “Questa sera per voi è come se non fosse successo niente. La revoca di un assessore è politicamente un atto gravissimo, perché viene meno la fiducia fra il sindaco e la parte politica, oppure eravate d’accordo? A difesa di Felici non ho sentito nessuno, quindi significa che o condividete o avete paura di ritorsioni. Voi non vi siete comportanti come si sarebbe comportata una maggioranza”. “Da una minoranza agguerrita come la vostra, mi sarei aspettato un’interpellanza o un’interrogazione sulla questione,così avremmo potuto aprire un dibattito, invece non avete presentato nulla” – ha risposto il sindaco.