Tassa di soggiorno, Alessi (Confesercenti): “Perché non introdurla nel coperto dei ristoranti?”

10 giugno 2017 | 16:02
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Tassa di soggiorno, Alessi (Confesercenti): “Perché non introdurla nel coperto dei ristoranti?”

Il commento all’ipotesi di istituire l’imposta di soggiorno emersa durante il tavolo sul turismo che si è tenuto lo scorso 5 giugno a Palazzo Bellevue

Sanremo. “Come insegna il caso Genova, Confesercenti Imperia è d’accordo con la proposta di Regione Liguria e in particolare dell’assessore al Turismo Gianni Berrino di introdurre la tassa di soggiorno anche nella città dei fiori”. Così Mimmo Alessi, presidente provinciale di Confesercenti commenta l’ipotesi di istituire l’imposta di soggiorno emersa durante il tavolo sul turismo che si è tenuto lo scorso 5 giugno a Palazzo Bellevue.

Un’adesione della locale associazione imprenditoriale che poggia sull’esperienza del capoluogo regionale, molto spesso citata a livello nazionale come buona pratica di collaborazione tra l’ente pubblico e le categorie interessate, in particolare quella degli albergatori.

“Ovviamente – prosegue il rappresentate delle categorie commerciali, turistiche, artigianali e dei servizi dell’imperiese – siamo favorevoli solamente se la tassa viene reinvestita in ambito turistico, quindi come evidenziato durante la riunione, alla suddivisione degli introiti tra le attività di promozione del territorio (60%) e quelle di decoro e miglioramento delle località (40%)”.

“Non credo che la tassa debba essere fissata secondo un tariffario oneroso: un range tra 1 e 1,5 euro è più che giusto”, aggiunge Alessi che propone: “Forse oltre agli utenti che pernottano nelle strutture ricettive sanremesi, potrebbero esseri soggetti all’imposta anche i fruitori di ristoranti. La tassa infatti potrebbe essere inserita in quel coperto che molti turisti nemmeno sanno cosa sia”.