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Spiagge per cani in Riviera, maglia nera per quella di Borgo Prino di Imperia

28 giugno 2017 | 06:42
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Spiagge per cani in Riviera, maglia nera per quella di Borgo Prino di Imperia
Spiagge per cani in Riviera, maglia nera per quella di Borgo Prino di Imperia
Spiagge per cani in Riviera, maglia nera per quella di Borgo Prino di Imperia
Spiagge per cani in Riviera, maglia nera per quella di Borgo Prino di Imperia

L’estate è tornata, ma il problema in quel lembo di lido è rimasto praticamente irrisolto

Imperia. Il cartello “spiaggia per cani” a Borgo Prino esiste. Ma quello spazio di litorale tra due stabilimenti la Baia Salata e il Tapas Beach è tutt’altro che “dog friendly”.

Stagione estiva che ritorna, problemi che restano uguali senza essere risolti. Una vera spiaggia per cani dovrebbe essere recintata, pulita, con una doccia bassa e un rubinetto dove gli amici quadrupedi possono bere. Necessario poi attrezzare un’area in ombra. Quella del Prino di Imperia, invece, non ha doccia, non ha un rubinetto e non ha una zona d’ombra. “Non può essere certamente definita una spiaggia per i cani”, tuona Piera Poillucci, consigliere di Forza Italia, da sempre schierata in difesa degli animali. “Non basta piantare un cartello in mezzo alla spiaggia e dire “Ok i cani ora possono entrare”. Quello delle aree riservate ai quattrozampe è un argomento serio che fa affrontato con cura e cervello”.

Da dove si comincia allora consigliere? “Con il buonsenso – risponde – Ascoltiamo i suggerimenti di coloro che possiedono un cane e che vorrebbero trascorrere una vacanza serena con l’amico a quattrozampe”. Nel cassetto c’è un’idea molto semplice che basta solo rispolverare. Diverse associazioni come la Lega per la difesa del Cane, la Petteam, il Centro Cinofilo Ligure, Centro Mangimi Animali che conoscono bene le esigenze dei padroni dei cani, si erano fatti portavoce di un progetto serio. All’amministrazione comunale veniva proposto di individuare e rendere fruibili alcune aree cittadine, riservate, recintate e attrezzate, alle quali poter accedere con i cani, affinché potessero muoversi liberamente senza costituire pericolo o disturbo per la restante cittadinanza. Aree che dovevano essere intese non come un ghetto da emarginare ma un “valore sociale” perché sono un punto di aggregazione per le persone che che si incontrano e creano comunità, con particolare attenzione ai soggetti più svantaggiati, che hanno, in tal modo, la possibilità di intessere relazioni sociali, nuove conoscenze, nuove amicizie.

E invece che cosa è successo? “Che quella proposta è diventata carta straccia – dice il consigliere – Senza badare a nulla ecco la spiaggia per i cani del Prino che non risponde certamente alle necessità dei proprietari di cani e neppure dei bagnanti. E’ un ghetto per tutti: per cani e uomini e nessuno ci vuole andare. Onestamente non porterei né un cane né, a maggior ragione, un bambino”.