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Sparatoria in centro a Sanremo, concessi i domiciliari a Davide Ventre: è accusato di tentato omicidio

23 giugno 2017 | 20:03
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Sparatoria in centro a Sanremo, concessi i domiciliari a Davide Ventre: è accusato di tentato omicidio
Sparatoria in centro a Sanremo, concessi i domiciliari a Davide Ventre: è accusato di tentato omicidio
Sparatoria in centro a Sanremo, concessi i domiciliari a Davide Ventre: è accusato di tentato omicidio
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Sparatoria in centro a Sanremo, concessi i domiciliari a Davide Ventre: è accusato di tentato omicidio
Sparatoria in centro a Sanremo, concessi i domiciliari a Davide Ventre: è accusato di tentato omicidio

Ventre aveva esploso due colpi di pistola contro due braccianti agricoli, ferendone uno

Sanremo. Lascerà il carcere di Imperia per tornare alla sua casa matuziana Davide Ventre, il pluripregiudicato che il 29 dicembre 2016 aveva trasformato il cuore di Sanremo nel far west.
Il gip Paolo Luppi del tribunale di Imperia ha accolto la richiesta formulata dal legale di Ventre, l’avvocato Luigi Patrone, concedendo al suo assistito, accusato di tentato omicidio, di attendere il processo ai domiciliari.

I fatti. Intorno alle 14,00 del 29 dicembre scorso, all’altezza del rondò Volta Davide Ventre aveva esploso due colpi di pistola contro la Fiat Panda sulla quale viaggiavano due braccianti agricoli di origine tunisina, incensurati, che da anni vivono e lavorano nella “città dei fiori”. Un proiettile si era conficcato nella portiera destra della vettura, mentre l’altro, dal vetro aperto del finestrino, aveva raggiunto uno dei due tunisini, ferendolo ad un dito. Il tutto era successo al culmine di una discussione accesa tra i tre.

Durante le indagini della polizia, coordinate dal pm Francesca Sussarelli, era emerso che alla base della sparatoria ci sarebbe la compravendita di una casa. Resta ancora da chiarire la posizione di Ventre nella vicenda, ovvero il motivo per cui l’uomo, sia intervenuto nella compravendita dell’immobile, che non è di sua proprietà, attualmente occupato dai due stranieri e quale ruolo abbia nell’affare immobiliare. Secondo quanto ricostruito fino ad ora dalle indagini della polizia i due tunisini occuperebbero da circa un anno un appartamento sulle colline di Sanremo e non avrebbero nessuna intenzione di trasferirsi nonostante questo sia in vendita. I due braccianti agricoli, inoltre, sarebbero indietro con alcune rate dell’affitto. Il prezzo dell’immobile potrebbe variare molto, abbassandosi rispetto al reale valore di mercato, se la trattativa venisse conclusa con ancora gli inquilini, pure morosi, all’interno.