Sanremo, i dipendenti della “Fondazione Sinfonica” hanno votato la riduzione del loro costo del lavoro
Il Comune si impegnò a dare un contributo straordinario di 200 mila euro nel 2017, e a renderlo strutturale nel rinnovo della Convenzione con la Fondazione
Sanremo. Dopo l’applicazione per tre volte degli ammortizzatori sociali negli ultimi sei anni, che di fatto equivale a una riduzione di stipendio, oggi i dipendenti della ‘Fondazione Sinfonica di Sanremo’ hanno votato, nel corso dell’assemblea dei lavoratori, la riduzione del loro costo del lavoro, come richiesto dal Consiglio Comunale di Sanremo nella seduta del 12 aprirle 2017.
“La categoria dei lavoratori è forse l’unica che ha il coraggio di fare scelte così difficili e faticose, pur di difendere il posto di lavoro e, in questo caso, la presenza di una realtà così importante come l’Orchestra Sinfonica di Sanremo. Ad aprile il consiglio comunale votò, considerata la grave crisi di bilancio della Fondazione, la richiesta di riduzione dei costi di gestione della stessa, la presentazione di un piano dettagliato sugli obiettivi futuri e il taglio del costo del lavoro. Conseguentemente, il Comune si impegnò a dare un contributo straordinario di 200 mila euro nel 2017, e a renderlo strutturale nel rinnovo della Convenzione con la Fondazione, a dotare l’Orchestra di una sede per prove e concerti, e a creare una commissione speciale di controllo.
A fronte di tutto ciò chiediamo all’Amministrazione e al consiglio comunale di rendersi garanti della congruità e della realizzazione del piano di tagli al bilancio operato dalla Fondazione, tagli attinenti non al “costo del lavoro dipendente”, quali quelli proposti dal CDA, sottolineando che l’importo, stimato in circa 150 mila euro, dovrà essere raggiunto con tagli che facciano riferimento al bilancio consuntivo 2016 e non al bilancio preventivo 2017. Come OO.SS. siamo consapevoli che la scelta politica del Consiglio comunale del 12 aprile 2017 è importante perché pone le basi per un percorso di equilibrio di bilancio, questo però se, e solo se, gli impegni presi dal Comune e dalla Fondazione saranno onorati. Il raggiungimento del pareggio di bilancio in tre anni si regge se Fondazione e Comune, faranno quanto promesso. L’aumento degli investimenti e la riduzione dei costi di gestione, insieme a progetti credibili e finanziariamente importanti, devono diventare fatti concreti. Per ora l’unica cosa certa è la scelta di riduzione del loro costo del lavoro fatta dai dipendenti, scelta valida ma vincolata alla realizzazione degli impegni presi dalla Fondazione e dal Comune. Ora ognuno faccia la sua parte”.