Sanremo è in gara questa settimana sulla pagina Facebook di “Ponente ligure fotosintesi”
Si può mettere “Mi piace” alle foto che raffigurano la località dal 19 al 25 giugno
Sanremo. Questa settimana Sanremo è la località in gara per il concorso gratuito “I Like” di “Ponente ligure fotosintesi” che mette in competizione i Comuni della provincia per il titolo di paese più ammirato.
Sanremo è una località turistica, rinomata per la coltivazione dei fiori (celebrata ogni anno con il corso fiorito “Sanremo in Fiore”), da cui deriva il nome di Città dei Fiori. Inoltre ospita l’arrivo della corsa ciclistica Milano-Sanremo (una delle più importanti classiche del ciclismo), il Festival della canzone italiana, il rally di automobilismo, la tappa italiana dell’European Poker Tour al Casinò (uno dei quattro presenti in Italia).
Per tradizione, vi sono tre diverse modalità per indicare gli abitanti della città: i sanremaschi sono coloro che da generazioni sono nati e vissuti a Sanremo; i sanremesi, coloro che risiedono o sono nati in città ma hanno origini forestiere; infine il termine matuziani, che trae origine dall’antico sito romano di Villa Matutia, raccoglie nella globalità gli abitanti della città dei fiori.
Due grafie del toponimo, Sanremo e San Remo, sono state usate in passato; per molto tempo sono convissute pacificamente, pur creando qualche problema, benché l’amministrazione tendesse a usare la versione unita. L’etimologia ufficiale, di conseguenza, era controversa e a lungo è stata oggetto di disquisizioni che sfociarono in una vera e propria questione, cui si interessarono sia insigni studiosi come Girolamo Rossi, sia cittadini benemeriti come Carlo Alberto.
Anticamente, la città era conosciuta come Civitas Matuciana, ma con l’avvento del Medioevo, in seguito alla morte di San Romolo (un vescovo di Genova vissuto intorno al IX secolo, che trascorse buona parte della sua vita nei boschi di Sanremo, e che morì da eremita alle pendici del vicino Monte Bignone), i cittadini vollero onorarlo dedicandogli il nome della città, che così assunse il nome di Civitas Sancti Romuli.
Per quanto riguarda la seconda trasformazione, ossia da “San Romolo” a “Sanremo”, furono, allora, elaborate due tesi. La prima afferma che il passaggio da “Romolo” a “Remo” avvenne in seguito alla morte di San Romolo: poiché nel Medioevo le tombe dei santi erano grandemente visitate, il “Sanctum Heremum” in seguito alle modifiche della lingua, col tempo, sarebbe diventato “Santo Eremo” e quindi “San Remo”. Questa interpretazione, in passato molto accettata, presenta, tuttavia, una falla, poiché in nessun documento ufficiale si parla di “Santo Eremo”, e non spiegherebbe neppure perché alla città sia rimasta la denominazione di “Santo Eremo”, mentre all’eremo vero e proprio quello di “San Romolo”.
La seconda tesi, oggi universalmente accettata, sostiene che la trasformazione del nome da “Romolo” a “Remo” avvenne a causa della fonetica dialettale, ossia per la cadenza tipica del ponente ligure di rendere la “o latina” in “ö”. Di conseguenza, la dizione dialettale di “Romolo”, ossia “Romu”, sarebbe stata pronunciata come “Rœmu” e quindi traslata, col tempo, in “Remu”, ossia “Remo”. Questa tesi è, inoltre, suffragata dai documenti storici: negli archivi, infatti, è possibile trovare documenti, in un lasso di tempo compreso fra il ‘300 e il ‘600, in cui i nomi Civitas Sancti Romuli e Civitas Sancti Remuli compaiono in pari frequenza, e anzi in alcuni si trovano entrambi nello stesso atto; per esempio in un rogito del 1359 compare Civitas Sancti Romuli e poco dopo l’aggettivo Remoretus, mentre in un atto della Repubblica di Genova del 1681 si trovano sia Civitas Sancti Romuli sia Magnifica Comunità di San Remo.
La questione dell’etimologia si incentrò anche sulla corretta grafia, e forse è più su questo punto che si scatenò una vera e propria battaglia, soprattutto dall’epoca fascista. L’esempio migliore sull’incertezza che vi era al tempo è dato dalla “Storia della Città di Sanremo” di Girolamo Rossi: egli, infatti, in copertina scrive “Sanremo”, ma all’interno del testo compare la versione staccata con maggiore frequenza. In passato, come già detto, le due versioni convivevano abbastanza pacificamente, ma dalla fine degli anni venti, tuttavia, l’Istat si prodigò affinché il nome venisse scritto nella forma staccata “San Remo”, per uniformare il nome della città a quello delle altre località il cui nome è riferito a un santo, e anche perché in molte cartine del passato compariva la forma staccata.
Dal 19 al 25 giugno sarà perciò possibile mettere “Mi piace” alle foto, che ritraggono la location, postate sulla pagina Facebook di “Ponente ligure fotosintesi” (https://www.facebook.com/ponentfoto/?fref=ts). Se otterrà tanti voti potrà entrare nella Top Ten.
Ecco la top Ten al momento:
1. Bussana 1650 “Mi piace”
2. Molini di Triora 1637
3. Ventimiglia 1601
4. Ceriana 1543
5. Badalucco 1538
6. Mendatica 1213
7. San Biagio della Cima 1096
8. Montalto 1039
9. Aurigo 1026
10. Villa Grock 1016