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“Porta a porta” a Imperia, partenza fissata il 2018

16 giugno 2017 | 14:25
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“Porta a porta” a Imperia, partenza fissata il 2018

Migliorare la percentuale della differenziata è uno degli obiettivi dell’amministrazione Capacci

Imperia. Partirà il prossimo anno la raccolta “porta a porta” a Imperia. C’è il disco verde da parte della giunta municipale che si è riunita proprio per discutere l’argomento rifiuti. Il mese indicato è quello di gennaio.

Tra l’altro la giunta Capacci da tempo lavora per una gestione del servizio con la formula “house providing”. Infatti sono state individuate due società che potrebbero occuparsi del servizio. Una è l’Amaie Enerigia Spa, l’altra è la Sat di Vado Ligure che si occupa dello stesso servizio anche a Varazze e che ha appena chiuso i bilanci in positivo. La giunta ha approvato il progetto relativo all’organizzazione del servizio di Igiene ambientale per una spesa stimata di 7.659.705,78 euro annui.

Tutto era partito con una nuova delibera del marzo 2016 quando si era stabilito di intraprendere il percorso verso il traguardo dei “Rifiuti Zero” introducendo sistemi di raccolta differenziata intensiva aderenti ai principi della raccolta domiciliare.

Sempre nel marzo 2016 era stato conferito incarico alla Scuola Agraria del Parco di Monza, nella persona del Dott. Favoino, di svolgere le attività di supporto alla progettazione redatta dall’Ufficio Ambiente del Comune, secondo le linee indicate dall’Amministrazione.

Il sindaco Carlo Capacci commenta: “Come avevamo già annunciato Imperia adotterà il sistema rifiuti Porta-a-Porta. Per questo grande traguardo ringrazio gli Uffici Ambientali del Comune ed in particolare l’Ingegner Croce, l’Assessore Giuseppe De Bonis e il Gruppo di Lavoro ‘Rifiuti Zero’ nella persona dei Consiglieri Comunali: Antonio Russo, Fulvio Balestra, Roberto Saluzzo, Cristina Gavi, Oliviero Olivieri. Abbiamo dimostrato che si può fare ‘IHouse’ anche la progettazione del servizio e spendendo 1/5 di quanto fu impiegato per il progetto dell’appalto vinto a suo tempo dalla Tradeco. Un ‘Bravo’ quindi a tutte le persone sopracitate e a tutti gli uffici che hanno svolto il loro lavoro”.

L’assessore Giuseppe De Bonis commenta: “Esprimo piena soddisfazione avendo la delega all’ambiente, dal momento che sotto il mio assessorato è stata presa la decisione di voltare pagina per quanto riguarda il servizio di igiene ambientale con il metodo del Porta-a-Porta, portandoci alla stregua di tutti quei Comuni che già da anni hanno adottato questo servizio,  così come richiesto anche dalla Comunità Europea. Personalmente ho seguito passo dopo passo tutta la progettazione e sono quindi consapevole degli sforzi messi in campo da parte degli Uffici del Settore Ambiente. Anche io voglio ringraziare le figure professionali dell’Ufficio Ambiente ovvero: l’Ingegner Croce, l’Ingegner Boeri e l’Ingegner Camesasca, il Consigliere Russo e tutto il Gruppo di lavoro, la Scuola Agraria di Monza e i proponenti della mozione di ‘Imperia Bene Comune’”.

Tra l’altro in Liguria non in tutti i Comuni la raccolta differenziata ha raggiunto gli obiettivi prefissati. Genova è la maglia nera, con la raccolta differenziata che cala al 32,89% rispetto al 34,57% del 2015. Imperia resta ferma al 36,89% senza dare segni di progresso. La Spezia è la più virtuosa, superando il 50% e conseguendo tutti gli obiettivi di riciclaggio, mentre Savona progredisce fino al 42,56%. In totale, quindi, la raccolta differenziata in Liguria raggiunge il 43,19%, contro il 38,63 del 2015 e il 35,90 del 2014. Salgono a 63 i Comuni liguri che toccano e superano la percentuale del 65% di raccolta differenziata (erano 32 nel 2015 e 16 nel 2014), tra questi Sestri Levante che rimane ancora l’unico tra i comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti. Rispetto ai dati del 2015 si registra inoltre un calo della produzione totale di rifiuti di quasi 34.000 tonnellate.
Per quanto riguarda il dato delle province, la Spezia è arrivata al 53,66% di raccolta differenziata, con un incremento di oltre il 40%. Segue Savona, con il 49,43%. A livello provinciale il dato peggiore è quello di Imperia con il 38,22%, poi Genova che si ferma al 39,49%. Nella provincia di Imperia hanno superato la percentuale del 65% di raccolta differenziata: Armo, Bordighera, Molini di Triora, Montalto Ligure, Seborga, Taggia.