Polemica sull’aumento della Tari a Ventimiglia, Ioculano “E’ necessario”
“Abbiamo dovuto pagare, con questo incremento, le pendenze che avevamo con Docks Lanterna e gli aumenti della discarica”
Ventimiglia. Dopo la polemica su Facebook del consigliere di minoranza, Giovanni Ballestra, riguardo all’aumento della Tari e alla circolazione di una comunicazione dell’amministrazione che spiegava in che cosa consisteva tale aumento, oggi il sindaco è intervenuto per chiarire la situazione: “Nessuna amministrazione è contenta di far pagare un aumento, però è necessario. E’ un dato oggettivo”.
“Il 9,78% di aumento fa riferimento a una percentuale di un per cento. Abbiamo dovuto pagare, con questo incremento, le pendenze che avevamo con Docks Lanterna e gli aumenti della discarica. Ci sono state anche delle diminuzioni di introiti, dovuti a cessazioni di attività e degli sgravi per alcune famiglie. Abbiamo ereditato delle situazioni e dovevamo rispondere con il pagamento e con la liquidazione. È una tantum che l’anno prossimo non si dovrà più pagare” – afferma il sindaco Enrico Ioculano.
“L’anno scorso non si è incrementata la Tari – continua il sindaco – So che si dice che facendo la differenziata dovremo pagare di meno, ma non è così perché costa di più. Produrrà delle economie, ma prima dobbiamo risolvere la questione degli abusi. Ora metteremo delle telecamere per sottolinearli. Ricordo comunque che si sta facendo un lavoro che è un unicum in tutta la regione: mettere insieme 18 comuni per appalto pluriennale che dia garanzie di efficienza ed unicità. Fare appalto di tre anni non ci avrebbe portato nessun risultato. La minoranza non ha dimostrato nessun tipo di collaborazione, solo la Malivindi ha mostrato una collaborazione sull’argomento. Evidentemente non c’è voglia di collaborazione”.
“Il costo complessivo del servizio deve essere coperto con i proventi della tariffa. La determinazione della tariffa consegue da calcoli fatti dagli uffici tributi. L’aumento della Tari non è ovviamente un atto discrezionale dell’amministrazione ma è conseguenza diretta del costo del servizio imputabile principalmente al contratto risalente all’anno 2009 ed al mancato raggiungimento della percentuale di raccolta differenziata di rifiuti. La parte politica dell’amministrazione agisce sempre per il meglio e per aiutare i casi con problemi sociali” – spiega l’assessore Franco Faraldi.
“L’amministrazione ha fatto tanto, ha ridotto la tariffa alle famiglie con disabili, alle famiglie numerose, con una riduzione pari al venti per cento. Anche per le attività commerciali ed economiche si è intervenuti” – continua l’assessore Faraldi – “Al consigliere di minoranza premo sottolineare che la comunicazione alle quale si riferisce è un semplice comunicato formativo che va verso la trasparenza dell’amministrazione. Mi dispiace leggere queste cose che ha scritto”.
Le cause dell’aumento del 2017 sono:
– debiti arretrati relativi agli anni dal 2012 al 2014;
– maggiori costi di smaltimento di servizi aggiuntivi;
– minori superficie disponibili;
– maggiori agevolazioni, ritenute oltre modo eque, principalmente nei confronti delle fasce deboli della popolazione e di alcune attività commerciali (bar/ caffè di periferia e nuove attività economiche nel centro storico e nelle frazioni).
Ma cosa ha determinato il debito? “Il debito nei confronti della ditta che gestiva e gestisce ancora il servizio di igiene urbana in città è stato ereditato dalla passata amministrazione negli anni 2012/2013/2014 a causa dell’ecopremio. Abbiamo scelto un’altra strada per saldarlo. Nel 2017 va ad aggravare sui cittadini ma il debito verrà saldato in questo modo entro il 2018. Ricordiamo che l’avvio di sperimentazione della raccolta differenziata “porta a porta” grazie all’accordo concordato è stato totalmente a carico della Docks Lanterna. Il comune non ha pagato” – fanno sapere dagli uffici competenti – Vi sono da considerare anche le spese della discarica. Ora andremo a smaltire i rifiuti a Nizza quindi i costi dovrebbero diminuire ulteriormente”.
Sul fatto che la città resta comunque un luogo sporco gli uffici sottolineano: “Questo è dovuto ai continui interventi straordinari che tutte le mattine gli spazzini devono fare. Se sono occupati a risolvere queste situazioni automaticamente non possono occuparsi degli interventi ordinari e perciò la città risulta essere sporca”. “Ogni volta che nel cassonetto vi è un materiale non giusto risulta essere inquinato e perciò tutto viene buttato insieme nella discarica. La città sta subendo inefficienze di pochi che purtroppo influenzano il lavoro di cento cittadini corretti. Con il nuovo sistema pagherà solo chi inquinerà” – affermano dagli uffici tributi.