Pd e Capacci, destino appeso ad un filo? Gli imperiesi in cerca di risposte concrete

La maggioranza da tempo vive in Comune come una coppia separata in casa, mentre la città chiede una ripresa
Imperia. Pd e Capacci hanno ancora i margini per camminare insieme? E’ la domanda più ricorrente che circola da giorni in città. Da una parte il sindaco spinge sull’acceleratore per arrivare a fine mandato e ricandidarsi (sostenuto da chi non è ancora chiaro ndr), dall’altra il Pd è fermo sulle sue posizioni e preferisce analizzare il momento politico ovvero quello che è stato promesso e quello che è stato fatto.
Un ruolo che spetta di diritto ad Antonio De Bonis, neo segretario cittadino, eletto il giorno stesso delle primarie nazionali del Pd. “Gli incontri con gli alleati sono stati programmati apposta per avere chiare le idee e crediamo di aver compiuto la scelta più azzeccata. Perché ci è parso di capire che tutti sono ben motivati – dice De Bonis – Di incontri ne sono stati fatti diversi in queste ultime settimane. Il viaggio verso le elezioni 2018 è ancora molto lungo. Di strada se ne deve fare ancora molta, ma c’è ampia sinergia. Il sindaco si è detto disponibile ad affrontare i tre grandi nodi che abbiamo messo sul tavolo”, aggiunge De Bonis che ha anche annunciato una riunione a breve della segreteria cittadina per illustrare “il giro di consultazioni con gli alleati”.
Non è un mistero che questa poggi su tre pilastri: porto turistico (incompleto), acqua pubblica da gestire e rifiuti. Ci sono degli aspetti indubbiamente poco chiari che meritano attenzione ed ecco spiegato il motivo per il quale il Pd preferisce analizzare con calma ogni passaggio senza farsi influenzare da forze esterne. Ma proprio dall’esterno, da mesi, si pensa che in Comune ci sia una scatola vuota senza idee e una macchina che procede senza conducente.
Il centrodestra, soprattutto la minoranza in consiglio, vorrebbe accelerare per “mandare tutti a casa”. Di certo in città continua ad aleggiare un malcontento generale che non giova né alla posizione di Capaci né a quella del Pd. Una situazione ingarbugliata che Antonio De Bonis cerca, proprio con queste consultazioni, di risolvere nel modo meno dannoso possibile.