L’antica Grecia rivive in un videogame al Cassini di Sanremo



Presentato al liceo “Fuga da Acropoli” da un’idea di Vallarino e dei ragazzi del Marconi di Imperia
Sanremo. Si chiama “Fuga da Acropolis”, ultimo esempio di “gamefication” presentato oggi alla prima A del liceo classico Cassini di Sanremo. A idearlo è stato Marco Vallarino e a presentarlo c’erano la professoressa Gabriella Spanò e i ragazzi del Marconi Riccardo Moni, Roberta Torri e Daniel Benda in rappresentanza del corso di videogame design.
Il videogame è stato sviluppato in un progetto complesso: gli studenti raccontano una storia, secondo la filosofia dello storytelling.
Tra mouse e schermate, il gioco trascina nel passato dell’antica Grecia, in un’immaginaria fuga dall’Acropoli che, chi può dirlo, può essere realmente accaduta. Il periodo è attorno al 400 a.C. ad Atene dove un giovane viene arrestato perché scambiato per una spia persiana. Viene rinchiuso sull’acropoli, la sommità della polìs. Come uscirne? L’avventura inizia a scuola, confini di un pc, ma il mondo che oltre ad esso si apre è ben più vasto dello schermo luminoso: tocca continenti sconosciuti, epoche inesplorate, traccia rotte da una cultura all’altra.
E’ la collezione di videogiochi che, tappeto volante tra universi differenti, da tre anni è inventata e condivisa dai ragazzi del “Marconi” di Imperia, istituto professionale dove Storia e Letterature appaiono poco congeniali al tipo di indirizzo scelto.
Complice l’intuizione di un gruppo di docenti, l’estro di un game designer e la duttilità delle menti più giovani, il Professionale del Ponente ligure ha avviato un nuovo metodo di studio: realizzare videogiochi che affrontino in maniera divertente ma stimolante, le materie diverse.