La tassa di soggiorno non spaventa più, “Sia un momento di crescita, non di depressione”

5 giugno 2017 | 17:27
Share0
La tassa di soggiorno non spaventa più, “Sia un momento di crescita, non di depressione”

Le interviste agli assessori Berrino e Cassini

Sanremo. Fra i vari punti discussi nell’ambito del tavolo del turismo si è parlato della tassa di soggiorno, della quale sia gli enti che le associazioni di categoria non chiuderebbero affatto la porta. Come evidenziato durante la riunione dagli assessori Berrino e Cassini, i relativi introiti saranno suddivisi per il 60% per la promozione del territorio mentre il 40% destinato al decoro e miglioramento delle località turistiche.

“La tassa di soggiorno – ha spiegato l’assessore Berrino illustrando il modello Genova – ha avuto il merito di fare arrivare al patto del turismo, perchè attorno ad un ragionamento fatto con le associazioni di categoria siamo arrivati ad un confronto ed a una sintesi. Ossia con il 60%, in accordo con le associazioni di categoria, da spendere per fini turistici, promozione, manifestazioni ed altro, mentre il restante 40% da utilizzare da parte dei comuni per investimenti strutturali.”

“Il tema della tassa di soggiorno – ha evidenziato l’assessore Cassini – può sembrare un tema critico però in termini condivisi, in termini inquadrati in un contesto con finalità ben precise, io credo che la tassa di soggiorno sia un elemento da gestire e da governare. E’ un appuntamento imprenscindibile codificato anche da questo patto per il turismo, proposto dalla regione che delinea alcune linee di indirizzo fondamentale che condividiamo. Innanzitutto – sostiene l’assessore al turismo – le risorse che scaturiscono dalla tassa di soggiorno devono essere convogliate nello stesso ambito di promozione turistica e condivise tra ente pubblico e associazioni, così dà la garanzia che la tassa di soggiorno sia un momento di crescita e non di depressione.”