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In consiglio comunale a Imperia ok alla raccolta porta a porta in house, ma è bagarre

29 giugno 2017 | 07:44
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In consiglio comunale a Imperia ok alla raccolta porta a porta in house, ma è bagarre

Bagarre durante la seduta interrotta più volte e con emendamenti modificati in extremis

Imperia. Due anni dopo il matrimonio annullato con Tradeco, le continue proroghe a Teknoservice bacchettate da Regione e organi di controllo, il consiglio comunale di Imperia, dopo una lunga e accesa discussione, ha trovato la “quadra”. Arriva l’ok al progetto “Rifiuti Zero”: disco verde al sistema di raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta in house providing che consentirà di raggiungere e si spera anche di superare la quota del 65 % per non incorrere in penali (oggi si raggiunge a malapena il 32% ndr).  Un punto all’ordine del giorno sofferto che alla fine ha ottenuto i voti favorevoli del consiglio ad eccezione di Forza Italia, Imperia Riparte e Imperia Bene Comune. I loro rappresentanti si sono astenuti.

Non tutto è andato liscio nella riunione del parlamentino di fine giugno. La seduta è stata interrotta per la mancanza del numero legale. Poi, tra emendamenti modificati in extremis, e nonostante alcune divergenze tra progetto e  modalità di assegnazione del servizio la pratica è passata. Va anche ricordato che proprio la pratica rifiuti era una delle voci sulle quali il Pd poneva le basi per continuare il mandato con l’amministrazione guidata dal sindaco Carlo Capacci.

Un fine mandato decisamente sofferto se si contano i siluri arrivati negli ultimi tempi per i pignoramenti Tradeco, la biblioteca chiusa, l’offerta anomala per il planetario, il caso migranti all’ex caserma Crespi e l’offerta rifiutata per l’acquisizione del porto d’Imperia.  Tutti ostacoli che ora l’amministrazione deve superare se vuole ancora ottenere la fiducia dei cittadini.