Imperia, il Tar condanna il Comune per il depuratore e il consiglio dice ok al nuovo debito

Imperia. Prima è approdata alla conferenza dei capigruppo poi in consiglio comunale. La condanna (ora esecutiva) pronunciata da Tar nei confronti del Comune di Imperia è diventato argomento di discussione del parlamentino di ieri sera

Il casus belli è il depuratore del parco urbano un impianto per il quale il Tar ha previsto una condanna con il pagamento di 30605,49 euro oltre all’Iva per ogni mese di gestione dell’impianto di depurazione successivo al 5 novembre 2015 fino al momento di rilascio dell’impianto stesso.

Nel consiglio comunale di ieri sera è passata la pratica per rifondere la Veolia Water Technologies Italia, ex Attilio Ferrero Spa oggi in liquidazione, che aveva presentato un ricorso al Tribunale amministrativo regionale. La sentenza era stata pronunciata il mese scorso, ma ora è diventata esecutiva.
La pratica, inserita all’ultimo tra i punti all’ordine del giorno del consiglio comunale, ha fatto storcere il naso ai consiglieri di minoranza e in particolare a Piera Poillucci di Forza Italia: ” Un’amministrazione che pensa di regolare tutto a colpi di ordinanze sindacali che, puntualmente, vengono o annullate dal Tar o censurate dagli organi preposti perché illegittime. Come in altre vicende (e mi riferisco anche agli ex dipendenti TraDeCo), purtroppo, il Comune, pur avendo perso le cause, non dà esecuzione a ciò che l’autorità giudiziaria ha statuito e resiste in tutti i possibili gradi di giudizio”.