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Il piccolo mondo cervese visto da Luigi Diego Elena

24 giugno 2017 | 16:07
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Il piccolo mondo cervese visto da Luigi Diego Elena
Il piccolo mondo cervese visto da Luigi Diego Elena
Il piccolo mondo cervese visto da Luigi Diego Elena

I ricordi di un tempo passato in uno dei borghi più belli d’Italia

Cervo. Ricordo a Cervo nel Borgo medievale e barocco, le persone che passavano per i carruggi e si conoscevano.

Al vedersi immaginavano mille cose l’uno dell’altro, forse poco sapevano, ma molto si informavano. I discorsi erano fatti di monosillabi, di smorfie, di gesti, di posture, di sorprese. Gli occhi si incrociavano specchiandosi l’uno nell’altro, tra carezze e pizzicotti. Nulla era fermo, nulla si fermava nell’attesa di sorprese e inediti.
Passavano gli uomini di ritorno dalle campagne, con grandi sacchi ricolmi di olive appena raccolte nei “cavagni” dalle loro donne.

Procedevano a zig zag tra noi fanciulli e fanciulle, che giocavamo a rincorrerci in quelle serpentine.

C’erano gatti pigri e miagolanti. Qualcuno in amore inseguiva il rivale di turno miagolando un miserere. Poi lassù, sui fili della luce elettrica, sostavano le rondini che avevano, da provetti muratori, costruito i loro nidi sotto tegole, archi e balconi.
La notte sotto coriandoli di stelle, come semafori lampeggianti, vagavano lucciole tremanti. Noi le inseguivamo chiamandole “basse bassette” per catturarle e per porle poi in bicchieri o albanelle, trasformandole in lanterne e fanali.

A volte pioveva e si correva a ripararsi dalla pioggia sotto un portico, o ci si pigiava sotto un vecchio ombrello nero, appena riparato dall’ombrellaio sotto i portici della “Muntà”. I suoi colleghi girovaghi erano l’arrotino, lo spazzacamino, la mulita, lo stagnino che lavoravano quasi senza alzare gli occhi. Questo Borgo era una vibrazione di realtà e sogni, tra gente vera e qualche fantasma del passato, sempre presente nei miti e nei racconti degli anziani.

Una giostra, un luna park, un teatro di Shakespeare nel suo play d’inseguimenti verso gli orizzonti di ognuno che poi li rappresentava tutti, in quel piccolo grande mondo Cervese.