Il “falso” Principe del Montenegro scoperto in Puglia era stato a Bordighera

Li hanno scoperti e denunciati i carabinieri dopo aver viaggiato in lungo e in largo in tutto lo Stivale
Sanremo. Se lo ricordano bene a Bordighera quando due anni fa era stato al Palazzo del Parco per un concerto nell’ambito del 30° Inverno Musicale, ma ancora meglio Santa Margherita quando aveva conferito il titolo nobiliare a Pamela Anderson, prorompente bagnina di Baywatch.
Ora si è scoperto che il “Principe Stefan di Montenegro e Macedonia” e l’accompagnatore, che presentava come suo ambasciatore in Italia, presentavano falsi titoli. A scoprirli sono stati i carabinieri dopo una segnalazione del Ministero degli Affari Esteri.
A finire nei guai, come racconta Brindisireport.it sono stati C.S., nato a Trieste 57 anni residente a Torino, e S.S., nato a Quindici (Avellino), di 63. Devono rispondere di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico Ufficiale sulla identità personale o su qualità personali proprie o di altri; possesso e fabbricazione di documenti di identità falsi.
La coppia viaggiavano a bordo di una Mercedes con bandierine del corpo diplomatico e la scorsa estate, in un resort di Fasano, avevano incontrato imprenditori, politici e anche rappresentanti del clero, mostrando titoli nobiliari per proporre scambi culturali dall’altra parte dell’Adriatico ottenendo soggiorni in località di lusso. Ma si è scoperto che era tutto falso dopo un’indagine iniziata alla fine del mese di agosto 2016, quando il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Cerimoniale Diplomatico della Repubblica di Roma. Aveva segnalato che tale “Stefan Cernetic” durante una sua recente visita in Puglia aveva utilizzato un’autovettura Mercedes con insegne della Repubblica del Montenegro e adesivi del Corpo Diplomatico: come poteva avere quei titoli, se non era un funzionario diplomatico dell’Ambasciata del Montenegro in Italia? Non godeva di alcuna immunità o privilegio sul territorio italiano ex Convenzione di Vienna del 1961.
L’accreditamento presso istituzioni di tutt’Italia, imprenditori, vescovi, personaggi dello spettacolo e della cultura, attratti dalla concessione di cavalierati, passaporti diplomatici (rigorosamente falsi) e presunti scambi economico culturali con il Montenegro, erano tutti falsi. E i carabinieri hanno anche scoperto e sequestrato timbri, falsi lascia passare diplomatici, adesivi del corpo diplomatico attestati di premi internazionali della casa reale del Montenegro, diplomi di varia natura.