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Furto all’ospedale di Imperia, bottino da 150 mila euro per la “banda degli endoscopi”

26 giugno 2017 | 18:51
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Furto all’ospedale di Imperia, bottino da 150 mila euro per la “banda degli endoscopi”
Furto all’ospedale di Imperia, bottino da 150 mila euro per la “banda degli endoscopi”
Furto all’ospedale di Imperia, bottino da 150 mila euro per la “banda degli endoscopi”

Colpi su commissione messi a segno da una banda che ha già messo sotto scacco altre strutture sanitarie

Imperia.Il bottino è ingente: si parla di 150 mila euro, ma i conti sono provvisori. L’unica certezza, finora, è quella che la “banda degli endoscopi” si sposta ad una velocità impressionante ed ha raggiunto il ponente e probabilmente sta studiando altri furti. Ha giàcolpito a Genova, poi a Pietra Ligure e Albenga e ora anche a Imperia. Risparmiato l’ospedale Borea di Sanremo. Ad agire sono ladri professionisti, forse dell’Europa dell’Est, che sanno dove mettere le mani, soprattutto su sonde ed endoscopi che erano custoditi nel reparto di Gastroenterologia dell’ospedale non sorvegliato dalle telecamere. Probabilmente per entrare sono passati dalla scala anticendio.

L’attività è momentaneamente sospesa e i casi più urgenti sono stati dirottati al Borea di Sanremo. L’Asl ha già fatto richiesto per avere nuove attrezzature proprio per non arrivare al blocco totale degli esami. La squadra mobile della questura di Imperia indaga per dare un nome e un volto ai componenti di una banda che ha compiuto furti analoghi anche fuori regione. Hanno colpito a Firenze, a Varese, Pavia, Terni, Città di Castello, Civitanova Marche, Prato, Livorno, Parma, Tortona, Roma, Albano Laziale. Ma hanno colpito anche fuori Italia, in Grecia soprattutto. E dopo ogni razzia succedono più o meno le stesse cose: l’ospedale è costretto a rinviare gli esami delle gastroenterologia.

Dove finisce la refurtiva? Se lo chiedono tutti. L’ipotesi più probabile, non l’unica, è che venga rivenduta all’estero. Del resto gli endoscopi sono difficili da tracciare. Un business fiorente condotto probabilmente da criminali che arrivano dall’estero che sanno dove piazzare l’apparecchiatura decisamente molto costosa.

Gli endoscopi sono un insieme di tubi, telecamere, piccoli schermi e scatole di comando che servono per effettuare una serie di esami. Durante il giorno si utilizzano per accertamenti programmati e urgenze arrivate al pronto soccorso, poi vengono sterilizzati e riposti sotto chiave per la notte. E non sono certo le serrature a mettere in difficoltà i ladri. Molti ospedali della Liguria sono facilmente vulnerabili e i malviventi si muovono di notte dopo aver pianificato colpi con sopralluoghi minuziosi.

Nel caso di Imperia i criminali hanno dimostrato di sapersi muovere con disinvoltura sapendo che cosa cercare, approfittando soprattutto delle poche telecamere di sorveglianza presenti in ospedale a causa delle disposizioni sulla privacy. Quindi hanno forzato gli armadi in ferro del quarto piano dove sono custodite le sofisticate e costose attrezzature per esami e rubato le sonde che vengono impiegate per gastroscopie, broncoscopie e colonscopie. Ora è caccia alla banda con la squadra mobile impegnata soprattutto a ricostruire le modalità del colpo decisamente ingente.