Diano Marina: Chiappori e le pressioni per togliere una multa, un vigile “mi chiese piú volte di cancellarla”

8 giugno 2017 | 12:19
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Diano Marina: Chiappori e le pressioni per togliere una multa, un vigile “mi chiese piú volte di cancellarla”

In aula il teste chiave di tutto il processo al sindaco accusato di abuso d’ufficio

Diano Marina. E’ una vicenda scomoda quella che vede a processo Giacomo Chiappori accusato di abuso d’ufficio per una storia legata alle presunte pressioni fatte sul sovrintendente della polizia municipale Paolo Goina.

“Dal 1987 presto servizio al comando e nel 2012 mi occupo di tutto guidato da Francesco Parrella. I controlli effettuati non erano su mia iniziativa, ma su direttiva del comando – ha raccontato il sottufficiale che sarebbe stato invitato ad annullare il verbale di una contravvenzione dell’importo di 160 euro elevata al gestore del “Caffè Teatro” di via Cairoli situato di fronte al cinema Politeama per l’occupazione del suolo pubblico del dehor dell’esercizio commerciale – Ricordo che a febbraio di cinque anni, al pomeriggio, fa feci un controllo sulle autorizzazioni sul suolo pubblico, periodo e area occupata. Ed era emerso che aveva una autorizzazione da marzo a gennaio. E invece la struttura era presente quindi scoperta da permessi e l’attivitá era in essere. Avevo elevato un verbale di contravvenzione per violazione del codice della stradale depositato al comando e quindi trasmesso all’ufficio commercio. Avevo poi accertato che avevano presentato un’istanza per un’occupazione annuale. Il sindaco, in un rapido colloquio, mi chiese perchè avevo elevato il verbale e piú volte mi chiese se non potevo fare nulla per levare la multa. Gli dissi che potevano pagare i 160 euro oppure fare ricorso. Il verbale poi era stato pagato. Il comandante Parrella mi chiese anche il contenuto di quel colloquio”.

Non si erano mai verificate situazioni analoghe”. Tra l’altro lo stesso Goina in aula ha riferito che anche ad altri suoi due colleghi arrivarono pressioni perché sospendessero i controlli sui locali pubblici e in particolare gli accertamenti sul suolo pubblico. Il pm Bogliolo ha chiesto di poter ascoltare in aula sia il comandante Parrella che altri due colleghi di Goina. E il collegio ha dato il suo assenso.

In aula è stato ascoltato anche l’ex agente della squadra mobile di Imperia Matteo Mortola. Aveva ascoltato una intercettazione “dove si parlava di un colloquio di Goina col sindaco e poi avevamo ascoltato sia Goina che Risso sapeva della cosa”. “Avevamo anche intercettato una donna che si lamentava col vicesindaco su come erano stati condotti gli accertamenti in cittá”.

Una vicenda che inizialmente era stata collegata all’altro processo, quello per il voto di scambio “light”. In una scorsa udienza era stata accolta l’eccezione del difensore Stefania Uva, alla quale si era poi associato anche il collega Roberto Trevia che aveva sottolineato come le due vicende erano scollegate tra loro.

A difendere Chiappori in questo processo è il penalista genovese Emanuele Lamberti. Inizialmente era difeso dall’avvocato del foro di Imperia Stefania Uva. Il processo è stato poi aggiornato al prossimo 22 giugno.