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Dal Vaticano promozione storica per la chiesa di San Giovanni di Oneglia, ora è basilica

22 giugno 2017 | 19:41
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Dal Vaticano promozione storica per la chiesa di San Giovanni di Oneglia, ora è basilica

La chiesa, la cui consacrazione risale al 1762, fu costruita dal 1739 al 1759 su progetto dell’architetto onegliese Gaetano Amoretti

Imperia. In tutto il mondo si fregiano del titolo di basilica minore poco più di 1600 chiese (si tratta soprattutto di importanti santuari), di cui 550 solo in Italia.

Ma sabato 24 giugno, lo stesso titolo riguarderà anche San Giovanni di Oneglia, retta da monsignor Mario Ruffino, che finora era riconosciuta solo come collegiata. E sabato, in occasione della festa solenne verrà annunciata questa importante promozione.

E’ stato un iter durato anni quello portato avanti per ottenere questo importante riconoscimento. Tutto era iniziato quando il vescovo Guglielmo Borghetti, ha avanzato una richiesta poi accolta dalla Santa Sede. A convincere il Vaticano è stato anche il fatto che dallo scorso anno San Giovanni Battista custodisce un frammento osseo dell’interfalange della mano sinistra di San Leonardo, il santo di Porto Maurizio. Un valore importante visto che fu lui a portare fuori dalle chiese la Via Crucis.

Il 24 giugno, in occasione della messa solenne e della processione di San Giovanni, verrà data la notizia ufficiale di questa che può essere definita una “promozione” storica per la chiesa onegliese. E così le basiliche riconosciute con quel titolo a Imperia ora saranno due, lo è già infatti quella di San Maurizio a Porto che è pure concattedrale. La cattedrale della Diocesi è infatti ad Albenga ed è la San Michele. E così da sabato le basiliche della stessa Diocesi saranno tre: quella di San Nicolò a Pietra Ligure, quella appunto di Porto e quella di Oneglia. Due basiliche nella stessa città di provincia è davvero un fatto inusuale e al tempo stesso curioso se si pensa ai portorini legatissimi a San Leonardo e agli onegliesi a San Giovanni.

Come si è arrivati alla conclusione dell’iter? La Chiesa ha regolamentato negli Acta Domus ecclesiae de titulo basilicae minoris, del 9 novembre 1989, le condizioni necessarie per ottenere il titolo di basilica, e i privilegi da esso dipendenti, ma non ha mai definito norme precise riguardo ai simboli di privilegio (tra cui l’ombrello pontificio, da tempo emblema delle basiliche o all’araldica degli stemmi: essi dipendono quindi da tradizioni più o meno consolidate.

Con l’assegnazione del titolo di basilica minore ora l’obiettivo è quello di rafforzare il legame che una singola chiesa ha con il vescovo di Roma e di evidenziare l’importanza della medesima nella zona. Il procedimento per l’ottenimento del titolo di basilica minor è regolato oggi dagli Acta Domus ecclesiae de titulo basilicae minoris del 9 novembre 1989 della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. La basilica minore può essere riconosciuta dalle insegne pontificie del papa in carica, o di uno venerato, sul portale o in un altro importante punto della chiesa.

La chiesa, la cui consacrazione risale al 1762, fu costruita dal 1739 al 1759 su progetto dell’architetto onegliese Gaetano Amoretti. La costruzione è in stile tardo barocco genovese, con la pianta a croce latina e tre navate con cupola.