Cartine turistiche con indicazioni sbagliate a Diano? Federalberghi rimedia con 10 mila nuove copie

27 giugno 2017 | 11:52
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Cartine turistiche con indicazioni sbagliate a Diano? Federalberghi rimedia con 10 mila nuove copie

Pilati: “Basso faccia il suo mestiere ed eviti di perdersi in polemiche”

Diano Marina. “Ma quale “epic fail”? Da oggi non esiste più perché  sono state commissionate altre 10.000 mappe, (il resto del materiale, 40.000 copie delle brochure informative, sempre stampato a nostre spese, è corretto), che verranno consegnate quanto prima allo IAT e agli albergatori, nuovamente pagate, come quelle sbagliate, dagli albergatori”. Ecco la risposta chiara, ma soprattutto concreta di Federalberghi e del suo presidente Americo Pilati al caso delle cartine turistiche sbagliate sollevato dall’ex sindaco e attuale consigliere di minoranza Angelo Basso. “Aveva tenuto a far sapere al mondo intero che Fedearalberghi, nella persona del sottoscritto presidente, Americo Pilati, aveva clamorosamente sbagliato la cartina della città di Diano Marina segnalando la nuova stazione Ferroviaria nella via parallela a quella dove in realtà è posizionata. Bene – afferma Pilati –  la musica è già cambiata. Ci scusiamo per i “notevoli disagi” arrecati ai turisti ma purtroppo chi lavora, a volte, può sbagliare. Sicuramente un ex sindaco che nessuno ricorda, avvistato quotidianamente per le strade di Diano Marina a far passeggiare il cagnolino sempre intento a telefonare, in tutta la sua vita niente ha fatto mettendoci soldi di tasca propria”.

E Pilati ne approfitta anche per sollevare un’altra questione: “Questo è il clima che vive Diano Marina da 6 anni a questa parte, dove si fanno parole anche pesanti ma non si conclude mai niente di positivo, soprattutto il consigliere di minoranza di cui sopra che dovrebbe fare il suo mestiere invece di perdersi in polemiche verso il sottoscritto.
Mi scuso certamente se c’è stato qualche disagio ma purtroppo a chi si muove e spende per la propria città con entusiasmo come faccio io a volte può capitare di sbagliare e sarebbe auspicabile che non ci fossero personaggi pronti ad adoperare l’errore per farsi pubblicità”.