Aumento della Tari a Ventimiglia, Ballestra “Non raccontino favole. Sono disposto a fare una seduta pubblica”
“Quello che è stato detto nasconde molta incertezza, parliamone e tiriamo fuori puntualmente quello che io ho detto e fatto in questa pratica e quello che hanno fatto loro”
Ventimiglia. Il consigliere di minoranza, Giovanni Ballestra, riguardo ai chiarimenti sull’aumento della Tari espressi questa mattina dal sindaco Enrico Ioculano e dall’assessore Franco Faraldi afferma: “Quello che è stato detto nasconde molta incertezza. Cerchiamo di parlare in italiano. Debiti o pendenze c’erano? Allora dicano quali. Non sicuramente l’ecopremio che per loro sia in consiglio comunale di novembre sia in quello di dicembre era l’unica causa dell’aumento”.
“C’è un ulteriore problema. Questo ecopremio hanno sbagliato a calcolarlo, è molto semplice, quindi è nato un ulteriore problema, i soldi c’erano. Infatti da dicembre ad aprile hanno cambiato la versione raccontando la favola che l’aumento è dovuto ad altre cose. Quella delle famiglie povere è quella che mi fa più ridere. Perché la variazione regolamentare che è stata fatta ad aprile vale per il prossimo anno, non vale per questo esercizio. Quindi queste bugie diventeranno pericolose per loro” – continua il consigliere.
Sul fatto che non ci sia collaborazione da parte della minoranza il consigliere risponde: “Io non vado in commissione? Ma che si faccia un esame di coscienza e che venga ai consigli comunali almeno quando si approva il bilancio di previsione. In quella seduta, visto che sono uno che non collabora, ho detto all’assessore Faraldi che stavano sbagliando clamorosamente perché i soldi erano nei residui sicuramente. Cinque giorni dopo l’assessore Faraldi scrive al dirigente delle finanze dicendo se i soldi c’erano o no e il dirigente delle finanze gli ha risposto che li avevano spesi per altre cose. Quindi le favole non le raccontino”.
“Ultimo dettaglio: io non ho problemi a fare una seduta pubblica, non regolata da De Leo, alla presenza della stampa, magari un giornalista fa da moderatore, nella quale tiriamo fuori puntualmente quello che io ho detto e fatto in questa pratica e quello che hanno fatto loro. Parliamo dell’articolo 5, parliamo dei bilanci, di quanti soldi erano stati appostati e di quanti ne hanno incassato in questi ultimi anni, così la finiamo una volta per tutte. Io non ho l’abitudine di fare gli esposti, ma quando si ha a che fare con una classe politica che è disonesta intellettualmente e non ascolta purtroppo la minoranza non ho altre armi che rivolgermi ad altre autorità”.