A Imperia la querelle infinita dell’altalena per i disabili, ora chiusa
Aloigi: “Dovrebbe essere un dono per tutti noi averla, un simbolo di civiltà”
Imperia. “Per chi ancora non ha capito o non si ricorda dell’inaugurazione del 26 novembre a chi è destinata l’altalena scrivo 2 parole per chiarire visto che è stata chiusa perché rotta”. Un post per spiegare agli imperiesi scritto da Michela Aloigi, mamma di Matteo, una donna che ha fortemente voluto quell’altalena ora chiusa perché si è rotta la cinghia elastica di ritegno per cui, in attesa di sostituirla, è stata fermata. Ovviamente la cinghia viene rotta a causa di un uso improprio di questo gioco riservato solo al disabile ed al suo accompagnatore, come ben evidenziato dalla cartellonistica presente. . (foto postata sul gruppo Fb dei Mugugni du Portu e di Ineja)
“La nostra é un’altalena inclusiva, cioè, come potete vedere dalla foto ha anche un seggiolino ( che certo non é destinato a chi è sulla sedia a rotelle) ma a chi “accompagna ” o meglio ” gioca” con la persona in sedia a rotelle. Certo non è destinata a ragazzi/ bambini in piedi poiché su nessuna altalena si può stare in piedi, è pericoloso per chiunque – spiega la mamma di Matteo – È pesante? Certo perché deve essere sicura e sopportare peso e sollecitazioni elevate. Il problema é solo quello dell’incivilta’ e dell”uso scorretto”.
Mamma Michela ha voluto chiarire la vicenda: “Per mesi sono stata proprio io a cercare un altalena come quella unica nel suo genere. Dovrebbe essere un dono per tutti noi averla, un simbolo di civiltà. Tanti fortunatamente lo hanno capito, per quei pochi ottusi credo non valga la pena neanche parlarne”.