Ventimiglia, iniziato il Ramadan, centro islamico pronto ad aiutare i migranti

27 maggio 2017 | 14:44
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Ventimiglia, iniziato il Ramadan, centro islamico pronto ad aiutare i migranti

Hassan: “Vogliamo bene a questo paese: non siamo tutti terroristi”

Ventimiglia. Per i musulmani presenti sul territorio imperiese inizia oggi il mese di Ramadan, periodo del calendario arabo che ricorda “il mese in cui fu rivelato il Corano come guida per gli uomini e prova chiara di retta direzione e salvezza”, che celebra l’annuncio della rivelazione fatta dall’angelo Gabriele a Maometto.
 Un mese lungo e difficile, che coinvolgerà i volontari impegnati nell’assistenza dei migranti. Da oggi, oltre alla Caritas intemelia, alla Croce Rossa e alle associazioni francesi presenti nella città di confine, scenderanno in campo anche gli appartenenti al centro culturale islamico “Fratellanza di Ventimiglia”. Lo ha dichiarato il presidente e portavoce del centro Taki Hassan: “La moschea è di nuovo aperta”, ha detto, “E riprenderà le sue funzioni di educazione, preghiera e solidarietà ai rifugiati, come in passato. Ci organizzeremo con le altre associazioni per preparare da mangiare ai profughi”.

Ma quanti sono i mussulmani in Italia? Secondo le più recenti stime della Fondazione Ismu, gli stranieri residenti in Italia al 1° gennaio 2016 che professano la religione musulmana sono poco più di 1,4 milioni. Per quanto riguarda le incidenze percentuali i musulmani rappresentano il 2,3% della popolazione complessiva (italiana e straniera). Si stima, infine, che a professare l’Islam siano persone provenienti da Marocco (424.000), Albania (214.000), Bangladesh (100.000), Pakistan (94.000), Tunisia, (94.000) ed Egitto (93.000).

A pochi giorni dall’ennesima strage di matrice terroristica, che questa volta ha colpito la città di Manchester uccidendo 22 giovanissimi radunatisi al concerto di Ariana Grande, è doveroso ascoltare la voce di chi viene costantemente additato come “nemico”. “In realtà noi dobbiamo lavorare insieme per sradicare il terrorismo e l’estremismo”, ha dichiarato il presidente del centro culturale islamico di Ventimiglia, che ha aggiunto, “I centri devono essere controllati perché hanno un ruolo fondamentale per la sicurezza dell’Europa. Il terrorismo non viene solo sconfitto da repressione e intelligence, che sono comunque fondamentali, ma anche dall’educazione. Dobbiamo educare questi giovani e i centri possono farlo”.

Per sottolineare l’attaccamento all’Italia da parte di molti cittadini di origine magrebina, Hassan ha detto: “Non tanti parlano del sacrificio dato dal popolo musulmano per l’Europa. Tanti marocchini sono morti durante la seconda guerra mondiale per la liberazione dell’Europa. Non se ne parla tanto, eppure anche in Italia ci sono tanti marocchini morti per liberare questo paese. Questo per dire quanto vogliamo bene a questo paese: non lasciamo che questo sangue sia stato sparso inutilmente”.

Tornando al discorso “terrorismo”, oltre all’educazione dei giovani musulmani, i centri come quello di Ventimiglia possono essere importanti per emarginare e segnalare alle autorità le possibili “cellule estremiste”. “La nostra religione dice: dovete proibire il male e permettere il bene. E’ questa la nostra vocazione”, ha spiegato Hassan, Se qualcuno mettesse una bomba qui a perderci la faccia saremmo noi i primi, quindi è nostro interesse scongiurare atti terroristici in questo paese. Nel nostro centro, per esempio, c’è un regolamento interno: chi non lo rispetta viene allontanato. Nel caso di sospetti, ci sono comunque le forze dell’ordine”.