Ventimiglia confine solidale, un anno di accoglienza e solidarietà

31 maggio 2017 | 19:01
Share0
Ventimiglia confine solidale, un anno di accoglienza e solidarietà

La lettera del parroco don Rito Alvarez e Maurizio Marmo, direttore della Caritas diocesana di Ventimiglia-Sanremo

Ventimiglia. “Un anno fa, insieme con il nostro Vescovo Antonio Suetta, abbiamo deciso di aprire le porte della Chiesa di Sant’Antonio per accogliere i migranti in transito da Ventimiglia. In quei giorni erano infatti circa duecento le persone presenti in città senza alcuna assistenza delle istituzioni, dato che dall’inizio del 2016 il centro di accoglienza presso la stazione ferroviaria era stato destinato ad ospitare solo i migranti che esprimevano l’intenzione di presentare la domanda di asilo e comunque venne chiuso il 10 maggio 2016 dal Ministro dell’Interno Alfano. La sera del 31 maggio è iniziata un’esperienza umana e spirituale ricchissima, che nessuno di noi si sarebbe mai immaginato di vivere. Siamo stati “travolti” dal passaggio di circa dodicimila persone, la metà provenienti dal Sudan e le altre da più di 50 paesi diversi. Moltissimi minorenni non accompagnati, tante famiglie con bambini stupendi (anche di pochi mesi), mamme incinte che ci stupiscono per la loro forza e speranza, giovani donne sole che dopo momenti terribili ritrovano da noi un luogo sicuro.

Comprendiamo la fatica dei nostri vicini che con grande pazienza stanno vivendo dei disagi, continueremo ad impegnarci per limitarli il più possibile. Infine desideriamo ringraziare ancora una volta tutti i volontari, che con grande umanità si stanno impegnando in questo importante servizio in favore dei nostri fratelli migranti, e tutti coloro che ci stanno sostenendo con offerte in denaro o in natura dall’Italia e dall’estero, consentendoci di portare aventi le attività di accoglienza dato che non riceviamo contributi pubblici”.

Il parroco don Rito Alvarez e Maurizio Marmo, direttore della Caritas diocesana di Ventimiglia-Sanremo