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Vaccinazioni, l’Asl 1 imperiese fa il punto della situazione: “Previste difficoltà con l’inizio del nuovo anno scolastico”

27 maggio 2017 | 07:29
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Vaccinazioni, l’Asl 1 imperiese fa il punto della situazione: “Previste difficoltà con l’inizio del nuovo anno scolastico”

In provincia di Imperia il 18% dei bambini non ha fatto la vaccinazione trivalente contro morbillo, parotite e rosolia, fino a una settimana fa non obbligatoria

Imperia. Sono il 94,8% i bambini nati nel 2014 in provincia di Imperia che hanno ricevuto la vaccinazione esavalente comprendente le vaccinazioni sinora obbligatorie contro difterite, tetano, polio ed epatite B. Il 18% è invece la percentuale di quelli che non hanno fatto la vaccinazione trivalente contro morbillo, parotite e rosolia, fino a una settimana fa non obbligatoria. E’ questo il quadro, seppur relativo in quanto tiene conto unicamente dei bambini di 2/3 anni, a cui l’Asl 1 imperiese dovrà presto far fronte a seguito del recente via libera del Consiglio dei Ministri al decreto che ha reintrodotto l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’iscrizione agli asili nido e alle scuole materne.

“Contrariamente a quanto accaduto quando è scoppiato il caso meningite che ha suscitato un notevole aumento delle richieste – dice Marco Mela, direttore della Struttura complessa di Igiene e sanità pubblica dell’Azienda sanitaria locale –, al momento la situazione è nella norma. Tuttavia siamo preoccupati per quanto riguarda la vaccinazione trivalente. Quanto all’esavalente infatti la copertura è quasi totale e per altro vicino all’obiettivo nazionale del 95%. Lo stesso vale per lo pneumococco, contro il quale 94,1% bambini sono già stati vaccinati. Tutt’altro che confortante è invece il contesto delle vaccinazioni per morbillo, parotite e rosolia: in linea al dato regionale, solo l’82% dei bambini è stato vaccinato. Quindi con l’introduzione del decreto riteniamo che in prossimità dello scadere del tempo di adeguamento, le richieste potrebbero crescere pervenendo anche tutte insieme. Soprattutto a causa dell’emergenza morbillo che ha interessato il nostro Paese negli ultimi mesi”.

A riguardo, secondo l’ultimo bollettino diffuso dal Ministero della Salute (periodo 15-21 maggio), dall’inizio dell’anno in Italia sono stati registrati 2.581 casi di morbillo, l’89% delle persone non è vaccinato; il 7% è stato vaccinato con una solo dose; il 34% ha avuto almeno una complicanza; il 40% è stato ricoverato; e 215 sono stati i casi tra gli operatori sanitari.  “In Liguria focolai sono emersi soltanto nella zona orientale, nella nostra Asl non si è verificato neppure un caso – spiega Mela –. La sorveglianza epidemiologica resta comunque alta, in quanto quel 18% può essere suscettibile. Alla preoccupazione di ciò, ci aspettiamo difficoltà organizzative legate agli ampliamenti degli orari di apertura degli ambulatori e gli ordinativi dei vaccini con le case farmaceutiche”.

Sulla questione, al termine della riunione della Commissione salute alla Conferenza delle regioni che si è tenuta lo scorso 24 maggio, è anche precedentemente intervenuta Sonia Viale, vicepresidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità che ha evidenziato: “Tutte le regioni con voce unanime hanno dato mandato al presidente della Commissione sanità, assessore del Piemonte, di rappresentare al governo le comuni difficoltà organizzative per quanto riguarda il testo del decreto […] in particolare rispetto alla scadenza di settembre, quando inizierà l’anno scolastico. Queste difficoltà sono legate sia all’organizzazione del personale, anche in vista del periodo estivo, sia agli ordinativi dei vaccini con le case farmaceutiche. Sono problematiche che interessano tutte le regioni […]. La Liguria è una delle regioni più avanzate rispetto al quadro delle vaccinazioni, per molte delle quali ha previsto la gratuità già da tempo. Ovviamente, però, le famiglie erano attente sulle vaccinazioni obbligatorie: passare da 4 a 12 crea ovviamente apprensione tra le famiglie e la necessità di adeguarsi, determinando così un impatto che va governato con un percorso di accompagnamento”.