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Un messaggio in bottiglia scritto ad un papà restituito dal mare della Riviera

31 maggio 2017 | 17:56
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Un messaggio in bottiglia scritto ad un papà restituito dal mare della Riviera

Un ritrovamento inusuale a ponente da parte di una donna alassina

Ci sono tanti modi per scrivere ad un padre. Nell’era della comunicazione 3.0, in cui un sms impiega pochissimi secondi per arrivare al destinatario, è singolare sentir ancora parlare del ritrovamento di messaggi in bottiglia.

Giorgia di Alassio, mamma di due bambini, mentre si trovava sulla spiaggia di levante del molo di Laigueglia, si è trovata tra le mani una bottiglia e un messaggio scritto a penna. Una lettera sbiadita dal tempo, ma abbastanza integra.

La bottiglia è stata spinta dalla corrente che, dopo aver superato il promontorio di Capo Mele, ha raggiunto il litorale del borgo marinaro laiguegliese. A scrivere quel messaggio, carico di sentimenti, è una donna forse abitante in Corsica. E’ indirizzato ad un papà al quale confessa di non aver mai avuto il coraggio di mettere nero su bianco quelle frasi. Una lettera accompagnata da petali di fiori, infilati pure quelli nella bottiglia, ormai appassiti.

L’autrice di quel messaggio ha voluto affidare la bottiglia alle correnti marine forse per “gioco”, un po’ come fece nel 310 a. C il filosofo greco Teofrasto. Lui voleva dimostrare che il mar Mediterraneo non era altro che un bacino dell’oceano atlantico. Per quanto inusuale, il sistema ha poi funzionato nel corso dei secoli.

In questo caso però non c’era nessun test scientifico da sperimentare. Piuttosto c’era da raccontare una relazione d’amore, forse anche tormentata, tra una figlia e un padre che ha emozionato la stessa Giorgia, mamma, ma a sua volta anche figlia. “Stupita, ma anche commossa perché quel messaggio – racconta Giorgia – mi ha tolto il fiato e mi ha stretto il cuore”.  Si è chiesta chi può averla scritta. “Ma non importa – dice – Restano quelle frasi profonde e cariche di sentimento che una donna ha scritto ad un papà”.  Tra sms, email, chat e social network, il tempo reale diventa sempre più frenetico anche nella comunicazione. Stupisce quindi che qualcuno decida, in controtendenza, di affidare un pensiero scritto ad un padre e chiuderlo in bottiglia affidandolo al mare. Ma è successo anche questo e Giorgia ne è la testimone.