Terremoto nella pallapugno ligure, classe dirigente tutta dimissionaria

8 maggio 2017 | 09:37
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Terremoto nella pallapugno ligure, classe dirigente tutta dimissionaria

Le dimissioni sono arrivate sul tavolo del presidente federale, onorevole Enrico Costa come un fulmine a ciel sereno

Imperia. Terremoto nella pallapugno. Tutta la classe dirigente ligure ha rassegnato le dimissioni da ogni carica. Se ne sono andati il vice presidente federale, Claudio Balestra, figlio dell’indimenticabile Franco, campione del balon negli anni 50 e 60, e il consigliere federale, Giampiero Rossi. Con loro ha rassegnato le dimissioni il presidente del comitato regionale della Liguria, Carlo Scrivano e tutto il consiglio, seguito dai presidenti dei comitati provinciali di Imperia. Erica Biancheri e di Savona, Roberto Pizzorno e da tutti i consiglieri. Ma c’è di più. Hanno rassegnato le dimissioni anche il componente della commissione calendari, il savonese, Daniele Bertolotto e il referente dell’impiantistica l’architetto Fabrizio Sottimano. Ma cosa ha spinto la dirigenza ligure ad andarsene. Il motivo alcune tensioni in viste della elezione del Consiglio Nazionale della  Lega delle società che si dovrebbe riunire mercoledì sera. Su quattro liguri candidati, ad oggi, tre hanno rinunciato alla candidatura. Le dimissioni sono arrivate sul tavolo del presidente federale, onorevole Enrico Costa come un fulmine a ciel sereno, e l’attuale ministro degli Affari regionali, cercherà di fissare un incontro con la dirigenza ligure per saperne di più.
Afferma l’ormai ex presidente provinciale di Savona, Roberto Pizzorno: “La Liguria ha dimostrato, in un momento difficile per la pallapugno locale, un gran senso di unità. Mi auguro di potermi sedere, insieme a tutte le società della Liguria attorno ad un tavolo, insieme al presidente federale, Enrico Costa, per cercare di portare nuovamente serenià all’interno della Federazione. Lo sport deve unire, e non dividere”, conclude Pizzorno.